candelabro/ base

epoca rinascimentale

Base di candelabro di forma triangolare, con ogni lato decorato da una fila di Kugelstab lungo tutto il bordo, una fascia a sezione concava e un quadro ribassato ornato a bassorilievo: su un lato è raffigurata un'aquila stante sopra una sfera con bande incrociate, a sua volta collocata sopra un altare parallelepipedo, modanato alla base; sul secondo lato, sono rappresentati una corona legata da nastro e uno scettro appoggiati a una base parallelepipeda e, infine, sul terzo lato, una folgore alata, collocata in verticale sopra una base dello stesso tipo di quella che sostiene la sfera e l'aquila. Superiormente, la base è decorata con il calice acantaceo, in cui le foglie costituiscono un vero e proprio continuum di scanalature che assume un aspetto vegetale solo per l'articolazione ai margini. La parte circolare centrale non ha il foro per l'inserimento del fusto.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO candelabro/ base
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • MISURE Altezza: 41 cm.
    Larghezza: superiore: 28/ inferiore 29 cm.
  • CLASSIFICAZIONE arredo scultoreo
  • AMBITO CULTURALE Periodo Rinascimentale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
  • LOCALIZZAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La base, ritenuta inizialmente da alcuni studiosi un lavoro romano (C. Anti, G. Forlati Tamaro) costituisce più verisimilmente un'opera di età rinascimentale: la sua autenticità è stata più volte messa in discussione e anche negata (P. Arndt, G. Lippoldt, E. Paul), specialmente per l'assenza di puntuali confronti per gli schemi compositivi che la decorano. Per quanto documentata, si deve segnalare la presenza comunque rara di Kugelstab sui quattro lati di ogni faccia del candelabro, poiché generalmente ricorre solo su tre lati; priva invece di qualsiasi riscontro è la fascia a sezione concava che si colloca tra gli spigoli e il quadro figurato, in genere piatta e risolta con un listello collegato a una gola. Nemmeno le caratteristiche formali, specialmente per quel che riguarda il trattamento del calice acantaceo, consentono di ricondurre il pezzo a un momento preciso del periodo romano, così come l'assenza del foro per l'inserimento del fusto induce a ritenere che la parte superiore sia stata completamente rielaborata durante l'età moderna.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S162
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0