busto maschile (ritratto privato)

ca. 130 d.C. -

Ritratto maschile di ragazzo, con capigliatura movimentata dal contrastante gioco di luci e ombre create dalle singole ciocche ricciute, con accentuati effetti coloristici. Il volto, le cui superfici si sviluppano a larghi piani modulati con chiarezza plastica, assume un'intonazione classica, ma non è privo di una certa espressività, come indica lo sguardo rivolto verso destra, reso intenso dagli occhi con le pupille e l'iride leggermente incise; le labbra sono carnose. Il busto è sviluppato fin quasi ai pettorali e con le braccia tagliate poco sotto l'ascella.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO busto maschile ritratto privato
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco a grana fine/ marmo bianco
  • MISURE Altezza: 49 cm.
  • CLASSIFICAZIONE scultura/ ritratti/ ritratto maschile
  • AMBITO CULTURALE Periodo Romano/ Età Imperiale/ Epoca Antoniniana/ Corrente Classico-baroccheggiante
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
  • LOCALIZZAZIONE Museo Archeologico Nazionale di Venezia
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le labbra sono state rimodellate in età moderna; moderno è anche il peduccio in marmo italico. Dell'opera veneziana, precedentemente conservata alla Ca' d'Oro, esiste una copia in gesso appartenuta alla Collezione Mantova-Benavides, conservata nel Museo dell'Istituto Archeologico dell'Università di Padova. A differenza di alcune riproduzioni affini in bronzo, conservate nell’Antisala della Pinacoteca di Napoli e nella Residenza di Monaco, senz’altro riferibili all’età moderna, non vi sono valide ragioni per dubitare che il ritratto di Venezia sia autentico. Diverse, piuttosto, sono le interpretazioni in merito al personaggio rappresentato: alcuni, tra cui Dietrichson e Marconi, hanno ritenuto di poterlo identificare con Antinoo, il giovane bitinio amante di Adriano, che morì in Egitto nel 130 d.C. affogando nel Nilo in circostanze oscure. Per quanto il busto abbia una notevole affinità tipologico-stilistica con le effigi di Antinoo, è più probabile, come già indicato da Anti e ribadito poi da Traversari, che esso rappresenti il ritratto generico di un giovane del periodo adrianeo. Un esame accurato dei particolari iconografici ne scoraggia infatti un accostamento puntuale, che ha però il merito di suggerire un preciso inquadramento cronologico-stilistico del pezzo. Validi confronti sono piuttosto i numerosi marmi dell’iconografia privata di epoca adrianea, tra cui si ricordano quelli conservati presso lo Staatliche Museen di Berlino, il Museo Nazionale di Napoli, il Museo Capitolino e il British Museum. Il ritratto veneziano va dunque annoverato tra i prodotti della corrente classico-baroccheggiante romana di epoca adrianea che, pur ispirandosi a modelli greci, li priva del loro originario equilibrio formale, gravandoli con motivi o forme decorative secondo il gusto del tempo.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA S162
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0