vasetto (Pavolini tipo 1 b)

14 d.C. - 99 d.C.

Vasetto con corpo ovoide, allungato, orlo a calice, collo largo con strozzatura sotto l’orlo, fondo a puntale di forma svasata, troncoconica. Tracce di tornitura sulla pancia, linee circolari incise alla base dell'orlo. L'argilla è depurata di colore rosato chiaro. Per quanto riguarda la funzione di questo tipo di vasetti ci sono varie ipotesi: la prima è che questo vasetto poteva fungere come una sorta di cavatappi d'anfora, ossia veniva posto in posizione rovesciata e infilato nel tappo dell’anfora, fatto di sughero, legno, stoppa o altro e a sua volta fissato al collo dell’anfora mediante pece, argilla o gesso; il corpo del vasetto sporgente all’esterno serviva in tal modo a far leva e ad estrarre il tappo dell'anfora. Una seconda ipotesi vuole che questo tipo di oggetti venissero usati come ventose sempre per staccare i tappi delle anfore fissati al collo; una terza li presenta come elementi costruttivi usati per scaricare il peso delle volte; o ancora come unguentari; come lampade; come fritilli o bossoli per il gioco dei dadi (cfr. Pavolini, pp. 1009-1013).

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE