vaso/ attacco di ansa

ca. 180 d.C. - ca. 300 d.C.

applique di forma trapezoidale molto allungata con la base maggiore posta in alto da cui ha origine l'anello per l'aggancio del manico mobile, rivestito da una foglia lobata; sulla faccia posteriore, liscia, è visibile la risega per il fissaggio al labbro del recipiente cui era saldato in origine. L'applique è conformata a foglia con bordo seghettato e sottili venature a rilievo; sulla faccia a vista, ad altorilievo, Dioniso bambino sotto un pergolato. Il fanciullo è raffigurato nudo, stante poggiato sulla gamba destra e con la sinistra leggermente flessa e scostata lateralmente; si appoggia con il braccio sinistro, flesso, a un tirso con stelo avvolto da un nastro e apice a pigna, mentre il braccio destro è volto verso il basso e un po' piegato e tiene nella mano un grappolo d'uva. Il capo, volto di tre quarti a sinistra, ha i capelli raccolti a ciocca sulla fronte e ricadenti con riccioli schematizzati ai lati del volto segnato da ampie fosse orbitali, bocca piccola con labbra carnose e naso schiacciato. Al di sopra del dio è un tralcio di vite, che segue il bordo superiore della placca, con grandi foglie alle estremità delle quali sono due grappoli d'uva

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO vaso/ attacco di ansa
  • MATERIA E TECNICA bronzo/ fusione piena
  • MISURE Altezza: 9 cm
    Lunghezza: 5,1 cm
  • CLASSIFICAZIONE instrumentum
  • AMBITO CULTURALE Ambito Dell'italia Settentrionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Provinciale di Torcello - Sezione Archeologica
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo dell'Archivio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i numerosi esemplari di applique con Dioniso bambino, finora è noto solo uno da Milano di cui si conserva ancora il recipiente, una situla a profilo concavo-convesso che pare caratteristica delle province orientali dell'Impero. La datazione del tipo dell'applique con Dioniso bambino si basa su considerazioni stilistiche e sul rinvenimento dell'applique di Angera insieme a un ripostiglio monetale occultato intorno al 250. Anche se questo momento costituisce solo un terminus ante quem per la produzione del pezzo, la cronologia proposta tra tardo II e III secolo sembra accettabile, mentre non convince la datazione tra la fine del I e la prima metà del II secolo proposta in Tombolani 1981, con la motivazione che l'agro altinate restituisce poco materiale di III secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • SPECIFICHE DI REPERIMENTO "scoperto nella regione altinate, dono Ricchetti nel 1881" (Catalogo 1888)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia del Veneto
  • ENTE SCHEDATORE Regione Veneto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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