Ciascuno dei tre lati è costituito da una sezione inferiore ornamentale, sormontata da uno specchio liscio dove sono disposte le figure. Questa sezione è chiusa agli spigoli da figure di grifi con testa di leone, nella funzione di sostegni angolari; nello spazio centrale una figura di sileno stante di prospetto regge davanti a sé un cratere, le cui anse sono costituite da viticci vegetali stilizzati e dal cui piede sono generati una palmetta rovesciata e due viticci laterali terminanti in rosette a più petali. Sulle tre facce della sezione superiore a specchio liscio ribassato, delimitata da una larga fascia a spigolo esterno ornato da perline ovoidali, compaiono le figure a rilievo di Anubi, Arpocrate e Iside. La dea è raffigurata stante rivolta verso sinistra vestita di chitone e himation allacciato sul petto con nodo isiaco. Si regge con la mano sinistra a braccio alzato a un lungo scettro, mentre nella mano destra abbassata tiene un sistro. L’attributo sulla testa è stato variamente interpretato come un fiore di loto, urei o crescente lunare e spighe. Il dio figlio Arpocrate, stante di profilo verso sinistra, porta la mano destra alle labbra e con il braccio sinistro, appoggiato con il gomito ad un pilastrino, regge una cornucopia. Sopra la fronte la figura nuda porta l’ureo. Infine sul terzo lato è raffigurato Anubi, con la testa canide stante di profilo verso sinistra, avvolto da un lungo mantello che lascia scoperta la spalla destra, e regge con la mano destra la palma.