dedica a Maria, Madre di Dio (iscrizione lastra quadrangolare con iscrizione votiva)

post 548 d.C. -

Lastra con cornice modanata, che in origine aveva una sagoma ansata a rilievo, ma i due lati furono poi segati. A metà dei due lati si trova una breve risega orizzontale. A sinistra della lettera iniziale del testo, per quattro volte nell'epigrafe, è incisa una croce, mentre a destra della seconda, quarta, quinta e sesta riga, dove rimane un po' di spazio prima della cornice, si trovano dei rametti ornamentali.

  • FONTE DEI DATI Regione Veneto
  • OGGETTO iscrizione lastra quadrangolare con iscrizione votiva
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco a grana fine
  • MISURE Altezza: 62 cm
    Spessore: 6 cm
    Larghezza: 73 cm
  • CLASSIFICAZIONE iscrizioni pubbliche
  • AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Greco, Produzione Di Età Tardo Romana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • LOCALIZZAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le lettere del testo sono piuttosto allungate, rese con un solco ben evidente; la forma quadrata del sigma coesiste con un omega che a volte (l. 4) si presenta anch’esso quadrato, altre volte (ll. 5-7) lunato. Lo stesso Victorinos dell’iscrizione veronese fece apporre un’analoga lastra presso l’Isthmo, dove invoca Cristo perché protegga Giustiniano, Victorinos stesso e gli abitanti del Peloponneso che vivono secondo la volontà divina. Circa la datazione dei due testi, M. Guarducci ha dimostrato, contro l'opinione di Bees e di altri che li attribuirono ad un periodo posteriore al terremoto del 551 d.C., che essi appartengono alla prima parte del regno di Giustiniano, quando l'imperatore fece eseguire sull'Isthmo quelle opere difensive che probabilmente impedirono più tardi agli Unni di devastare il Peloponneso. Del Victorinos autore delle due epigrafi abbiamo altre notizie in una iscrizione dell'Epiro, nella quale si ricordano le fatiche da lui compiute e legate alla gloria del nome di Giustiniano. Appare assai probabile l'ipotesi che si voglia alludere ad altri lavori difensivi di cui Victorinos fu sovrintendente. La qualifica di “douleuon” che Victorinos adotta nell'iscrizione non indica certo uno stato di reale servitù, ma corrisponde, come ha notato la Guarducci, all'uso di ispirazione orientale di definire con tale espressione anche i più alti funzionari imperiali. Secondo Feissel, il fatto che Theodora non sia menzionata indica per il pezzo una cronologia posteriore alla sua morte, avvenuta nel 548 d.C., non come ritiene la Guarducci, all'inizio del regno di Giustiniano (539-540 d.C.). L'iscrizione è stata copiata da Ciriaco d'Ancona (cfr. De Rossi G.B., Inscriptiones cristianae urbis romae septimo saeculo antiquiores, 1888, II, 1, p. 367), forse presso la porta Nord-Est della fortezza di Isthmia.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C023091
  • ENTE SCHEDATORE C023091
  • DATA DI COMPILAZIONE 2007
  • ISCRIZIONI fronte, nello specchio epigrafico - Santa Maria, Madre di Dio, custodisci il regno di Giustiniano, devoto a Cristo, e colui che onestamente lo serve, Victorinos, con coloro che abitano in Corinto, vivendo secondo (il volere di) Dio - Incisione - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0