ara votiva (ara votiva pulvinata)
Scrofa e strumenti sacrificali (fronte); patera e urceus (rispettivamente su lato destro e sinistro),
ca. 0 - ca. 49 d.C.
L'ara pulvinata presenta base e coronamento raccordati al dado mediante modanatura a cavetto e un apparato decorativo relativo alla pratica del sacrificio sul fronte e sui lati del dado. Il testo è iscritto da lettere apicate e segni di interpunzione triangoliformi apicati.
- FONTE DEI DATI Regione Veneto
- OGGETTO ara votiva ara votiva pulvinata
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MATERIA E TECNICA
calcare ammonitico bianco locale
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MISURE
Profondità: 46.8 cm
Altezza: 77 cm
Larghezza: 59 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Culturale Romano, Produzione Veronese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
- LOCALIZZAZIONE Museo Lapidario Maffeiano
- NOTIZIE STORICO CRITICHE In relazione al personaggio menzionato come dedicante si veda anche CIL V, 3906. Quanto alle divinità a cui l'ara è dedicata, le Nymphae sono considerate personificazioni delle forze naturali che presiedono alla fecondità ed alla crescita, legate in particolare al culto delle acque e qui qualificate con l'appellativo Augustae; il Genius del pagus degli Arusnati è una divinità locale con funzione tutelare. L'iscrizione si data al II secolo d.C. sulla base di criteri paleografici, dell'apparato decorativo impiegato e per il contesto di rinvenimento: secondo Buonopane, infatti, l'ara è opera di una bottega epigrafica attiva a San Giorgio di Valpolicella tra la metà del I secolo d.C. e la I metà del II secolo d.C. Si consideri inoltre che Bassignano conferma la datazione al II secolo d.C. e Modonesi precisa agli inizi del II secolo d.C.
- TIPOLOGIA SCHEDA Reperti archeologici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA C023091
- ENTE SCHEDATORE C023091
- DATA DI COMPILAZIONE 2007
- ISCRIZIONI fronte - Nymphis Aug(ustis) / et Genio pag(i) / Arusnatium, C(aius) / Papirius Threptus. - Lettere posate maiuscole - Incisione - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0