Come riporta l'iscrizione incisa sull'oggetto e la didascalia di sala, nonché il riscontro nell'inventario, lo strumento in esame è una tavoletta di campagna, prodotta dalla ditta italiana Officine Galileo. La tavoletta è metallica, di forma rettangolare, e vi si trovano: il prisma distanziometro, un piccolo cannocchiale scorrevole e rotante, la contromira, un quadretto con le scelte delle distanze delle biffe a seconda della scala di rappresentazione scelta, la vite per la regolazione dell'adattamento a distanza per il prisma distanziometrico; al centro vi è un cerchio con graduazione della bussola, bloccabile mediante il pulsante D posto a destra; al di sotto una piccola livella torica e un sistema di specchi mobile. In basso a destra e sinistra si trovano due tavole per il calcolo e la riduzione degli angoli. La faccia posteriore della tavoletta reca: un ampio telaio girevole, quadrato, graduato lungo i bordi, sessagesimale, antiorario; il fondo del telaio reca le linee di calcolo per ricavare il prodotto raggio per tangente dell'angolo rilevato