galvanometro con indice luminoso

XX anni dieci

un sottile filo conduttore è avvolto su un telaio rettangolare sospeso mediante due fili metallici verticali. Attraverso i due fili di sospensione, che sono collegati ai morsetti fissati sulla base del galvanometro, circola la corrente da misurare. La bobina mobile può ruotare tra le espansioni polari di un magnete permanente fisso. Il campo magnetico è reso più intenso da un cilindro di ferro dolce posto dentro la bobina, in tal modo l’effetto del campo magnetico terrestre risulta trascurabile. Sul filo superiore è fissato uno specchietto circolare per la lettura delle deviazioni dell’equipaggio mobile; la sua posizione è inclinata in modo da riflettere un raggio luminoso su una scala graduata che si inserisce in un apposito morsetto avvitato sulla parte superiore dello strumento. Il raggio luminoso è prodotto da una lampada Pintsch contenuta in un alloggiamento di legno con elementi estraibili in metallo forato; la lampada è collegata ad una spina per l’alimentazione. Una manopola, inserita sulla base dello strumento, agisce sul filo di sospensione. In corrispondenza delle due posizioni, in due tondini, sono impresse le parole: Arret Frei. Il galvanometro è protetto da una cassetta di legno estraibile, con finestra di vetro nella base superiore, munita di due ganci. Una livella a bolla e due viti calanti, passanti attraverso la base, consentono il posizionamento orizzontale dello strumento

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