meridiana
A sinistra della porta d’accesso meridionale del Duomo , in prossimità dello spigolo dell’edificio, a circa otto metri d’altezza dal suolo, è visibile un orologio solare medievale. In Puglia si conservano alcuni tra gli esemplari migliori di orologi solari medievali d’Italia e tra questi quello di Molfetta è uno dei più particolari, scolpito in bassorilievo, appare integro nelle sue decorazioni. Si tratta di un orologio solare ad ore temporarie, cioè ricavate dalla divisione dell’arco diurno in dodici parti uguali. Non può essere annoverato tra quelli canonici essendo privo di riferimenti alle ore di preghiera. Gli orologi solari verticali venivano normalmente incisi a lato degli edifici, come riscontrato in varie località, ed in particolar modo sui muri di chiese o di antichi edifici rurali; anche il posizionamento di quello di Molfetta sulla parete meridionale della chiesa rientra tra le caratteristiche comuni alla maggior parte degli esemplari di questo tipo. L’emiciclo dell’orologio è diviso in dodici porzioni ricavate all’interno di scanalature dalle estremità arrotondate. Queste hanno origine dalla bocca di un volto antropomorfo scolpito all’estremità superiore, fluiscono dalla stessa apertura in cui è conficcato lo gnomone (stilo metallico) ricadendo sul mento e su parte delle guance della figura. Il volto è stato più volte ricondotto a quello di una donna, ma con maggiore probabilità potrebbe trattarsi di una maschera mitologica con funzione apotropaica. È noto, infatti, che mostruose figure di protezione scolpite nella pietra furono largamente impiegate negli edifici di Molfetta. Si tratta di un orologio solare ad ore temporarie, cioè ricavate dalla divisione dell’arco diurno in dodici parti uguali. Non può essere annoverato tra quelli canonici essendo privo di riferimenti alle ore di preghiera. Gli orologi solari verticali venivano normalmente incisi a lato degli edifici, come riscontrato in varie località, ed in particolar modo sui muri di chiese o di antichi edifici rurali; anche il posizionamento di quello di Molfetta sulla parete meridionale della chiesa rientra tra le caratteristiche comuni alla maggior parte degli esemplari di questo tipo. L’emiciclo dell’orologio è diviso in dodici porzioni ricavate all’interno di scanalature dalle estremità arrotondate. Queste hanno origine dalla bocca di un volto antropomorfo scolpito all’estremità superiore, fluiscono dalla stessa apertura in cui è conficcato lo gnomone (stilo metallico) ricadendo sul mento e su parte delle guance della figura. Il volto è stato più volte ricondotto a quello di una donna, ma con maggiore probabilità potrebbe trattarsi di una maschera mitologica con funzione apotropaica. È noto, infatti, che mostruose figure di protezione scolpite nella pietra furono largamente impiegate negli edifici di Molfetta. Inoltre, nel territorio pugliese è facile imbattersi in questi volti scolpiti, rilevati sulle antiche torri o sul prospetto delle masserie di campagna, come pure nei centri storici e nei palazzi centrali delle città. Essi rimanderebbero alle teste delle gòrgoni greche che proteggevano le entrate dai templi, esibendo mostruose bocche spalancate e le lingue pendenti
- OGGETTO meridiana
-
MISURE
Misura del bene culturale 1600388946: 18x35 cm
- LOCALIZZAZIONE Molfetta (BA) - Puglia , ITALIA
- INDIRIZZO Largo Chiesa Vecchia, Molfetta (BA)
- TIPOLOGIA SCHEDA Scheda anagrafica
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600388946
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- ENTE SCHEDATORE Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Puglia
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0