evaporimetro

1881 - 1881

Un contenitore di legno è sovrastato da un cilindro in ottone contenente un filo di ottone avvolto a spirale collegato a un meccanismo a vite micrometrica. Al suo interno è alloggiato un contenitore cilindrico in ottone (vaso alimentatore), agganciato superiormente al filo suddetto. Il contenitore, affiancato da due guide, unite al suo fondo, che gli assicurano la necessaria stabilità, originariamente era saldato a un sifone collegato esternamente a un piccolo recipiente di vetro (vaso evaporante, mancante nell’esemplare decritto). Un filo di seta avvolto a una carrucola a doppia gola collega il vaso alimentatore all’indice di un quadrante circolare posto sul recto del contenitore

  • OGGETTO evaporimetro
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
    Ottone
    VETRO
    PORCELLANA
    FERRO
    filo di seta
  • MISURE Altezza: 34,5 cm
    Lunghezza: 12,5 cm
    Larghezza: 17,5 cm
  • CLASSIFICAZIONE agricoltura
    strumenti di misurazione
    agrometeorologia
    evaporazione
    evapotraspirazione
    fabbisogno idrico delle colture
    idrologia
    meteorologia
  • ATTRIBUZIONI Celso Fornioni (notizie 1880): progettista
    Rosati Ferdinando (notizie 1865/ 1882): costruttore
  • LOCALIZZAZIONE CREA
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’evaporimetro è progettato da Celso Fornioni nell’ambito del dibattito sull’esattezza di misurazione degli evaporimetri più in uso negli anni Settanta dell’Ottocento, tra cui i modelli Piche e i Wild. Fornioni nel corso del 1880 sperimenta una quindicina di modelli per arrivare a mettere a punto il modello portatile, realizzato nel 1881 nell'officina milanese di Ferdinando Rosati. Più diffusa è la seconda versione dell’evaporimetro del 1882, modificata al fine di renderlo più maneggevole. Lo strumento fa parte della collezione museale di Meteorologia, Sismologia e Idrobiologia, raccolta strettamente legata all’istituzione del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia (1876) ed ai suoi fondamentali sviluppi storici. Primo servizio governativo di meteorologia e geofisica con ruolo di centralità, l’Ufficio ha avuto la propria sede presso il prestigioso complesso monumentale del Collegio Romano dal 1879 al 2016. Suo antico progenitore era l’Osservatorio Meteorologico e Astronomico del Collegio Romano, noto ai più come Torre Calandrelli, mentre suo erede ultimo è il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, attraverso l’ex Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA) dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Con la chiusura del Laboratorio Centrale di Idrobiologia (2007), la collezione si è arricchita anche di una parte del museo dello storico laboratorio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385686
  • NUMERO D'INVENTARIO 59338
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI sul verso su etichetta di carta - 43 - a penna -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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