fonografo tinfoil

XX metà/ fine

Contenitore: base rettangolare in legno, a cui è fissata la macchina in metallo. Motore: propulsione manuale a manovella con “ruota” stabilizzatrice ad avanzamento retrattile: quando la vite di sicurezza viene disinnestata il complesso del mandrino può essere rimesso nella posizione di avviamento. La fessura nel mandrino serve per il fissaggio del foglio di stagno su cui viene inciso il suono. Sistema di riproduzione del suono: diaframma in metallo fissato su un imbocco ad imbuto in legno sul quale è possibile inserire una tromba. Modalità d’uso: la macchina permette sia l’incisione che la riproduzione del suono. Il supporto utilizzato è un foglio di stagno che viene avvolto attorno al mandrino cilindrico scanalato; il foglio viene fissato tramite l’inserimento di un suo lembo all’interno di una fessura longitudinale situata sulla superficie del mandrino. Il braccio del diaframma è incernierato e sollevabile così da permettere l’applicazione del supporto registrabile necessario per l’incisione del suono. Una volta applicato il supporto sul mandrino, riposizionare il diaframma all’inizio di esso e regolare la pressione dello stilo mediante la manopola corrispondente. Non utilizzando sistemi di propulsione meccanici, il foglio di stagno ruota sul cilindro azionato manualmente da un volano e avanza orizzontalmente grazie alla rotazione di una vite senza fine. Azionare la rotazione, quindi, agendo sulla manovella collocata sulla ruota di stabilizzazione e parlare a voce alta all’interno del vano posto sopra il diaframma (in alternativa è possibile riporre una tromba in carta o cartone all’interno del vano e parlare all’interno di essa). Al termine dell’incisione sollevare il diaframma, riportare lo stesso all’inizio del mandrino e riposizionarlo avendo cura di diminuire la pressione dello stilo agendo sulla manopola per non danneggiare eccessivamente il supporto durante la riproduzione; azionare nuovamente la rotazione cercando di applicare la stessa velocità utilizzata in fase di incisione. Il procedimento è rudimentale ma efficace; presenta però alcuni importanti limiti: la velocità di rotazione del volano è totalmente soggettiva e non garantisce, quindi, alcuna fedeltà sonora; il supporto sonoro è molto fragile, non può venire duplicato e non può essere ascoltato più volte; il volume del suono emesso in fase di ascolto, oltre che la sua qualità, è estremamente basso

  • OGGETTO fonografo tinfoil
  • MISURE Misura del bene culturale 1201354417: 16,5x46x20,6 cm
  • LOCALIZZAZIONE ICBSA (Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi)
  • INDIRIZZO Via Michelangelo Caetani, 32, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’industria del suono riprodotto iniziò nel 1877 negli Stati Uniti quando Thomas Edison inventò una maniera di registrare il suono e di riprodurlo. Il fonografo “a stagnola” originale, detto più comunemente tin-foil, fu inventato da Thomas Edison proprio nel 1877 mentre lavorava allo sviluppo di ripetitori automatici per i messaggi telegrafici in codice Morse. Egli si rese conto che, oltre a punti e trattini, potevano essere indentate, sulla superficie di una pellicola di stagnola, anche le onde sonore di un discorso. Nel corso di una decina di anni, questo sistema che vedeva coinvolto un tipo di supporto facilmente deteriorabile e impossibile da copiare come il foglio di stagnola, venne notevolmente migliorato prima con l’invenzione nel 1886 dei cilindri di cera Bell-Tainter e poi nel 1887 con l’invenzione del disco e l’adozione dell’incisione orizzontale di Emile Berliner. Il fonografo tin-foil presentato in questa scheda è una riproduzione moderna di un tin-foil di Edison
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201354417
  • NUMERO D'INVENTARIO 396735
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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