ottotipo luminoso decimale misto

XX sec seconda metà

Ottotipo luminoso con interruttore per accensione. Su vetro sono stampate lettere e simboli in scala

  • OGGETTO ottotipo luminoso decimale misto
  • MATERIA E TECNICA legno impiallacciato
    PLASTICA
    VETRO
  • MISURE Profondità: 17 cm
    Altezza: 26 cm
    Larghezza: 36 cm
  • CLASSIFICAZIONE ottica
    optometria
    Medicina e chirurgia
    oftalmologia
  • LOCALIZZAZIONE casa privata
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'acutezza visiva viene determinata dall'oggetto più piccolo che a una distanza data è distinto da altri di grandezza uguale e che siano fra loro separati da uno spazio pari alla grandezza degli oggetti stessi: questo più piccolo oggetto, come pure la distanza che li separa, sottende un angolo detto minimo visibile, minimo separabile, ed esso è, nei soggetti normali, di un minuto primo. È chiaro che, se un determinato oggetto viene avvicinato o allontanato dall'occhio, esso sottenderà un angolo visivo maggiore o minore e a questi, rispettivamente e proporzionalmente, corrisponderà un angolo retinico più ampio o più piccolo. Da ciò consegue che se noi vogliamo raddoppiare la distanza dall'occhio dell'oggetto più piccolo che esso è capace di vedere, è necessario, perché possa essere egualmente distinto, che la grandezza di esso venga pure raddoppiata. Su questo principio è basata la costruzione degli ottotipi. Le lettere o i segni degli ottotipi sono visti sotto l'angolo di cinque minuti primi, affinché ciascuna parte che li costituisce e li differenzia sia vista sotto l'angolo di un minuto primo. Se si vuole distinguere un C da un O, è necessario che l'occhio percepisca l'interruzione che esiste nel C e che, per rappresentare la quinta parte della larghezza e dell'altezza della lettera, sottende un angolo di un minuto primo. Generalmente nelle tavole ottotipiche accanto a ciascuna riga è indicata la distanza alla quale un occhio normale deve vedere distintamente le lettere o i segni in essa riga contenuti, ciò che è naturalmente computato sempre in base ai principî già esposti. Ne consegue che la capacità visiva sarà maggiore o minore di uno a seconda che le lettere o i segni delle singole righe saranno visti a una distanza maggiore o minore di quella accanto segnata. Si trovano tavole ottotipiche di varia specie, quali quelle di Snellen, di De Wecker, di Landolt, le internazionali di Hess, quelle di Cirincione e quelle di Contino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900772202
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • STEMMI frontale - commerciale - Marchio - Sbisà Industriale S.r.l -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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