pellicola in rullino aps per stampe a colori

ca 1997 - ca 2001

Quattro rullini di pellicola fotografica per stampe a colori con aggiunta di strato magnetico per l'utilizzo con Apparecchi fotografici APS. Ciascun rullino è contenuto in un cilindro in plastica con tappo a sua volta inserito in una scatoletta in cartoncino riportante i dati tecnici della pellicola e il marchio del produttore. Ogni rullino è in materiale plastico e contiene all'interno una bobina sulla quale è avvolta la pellicola e un'apertura dalla quale la pellicola fuoriesce quando inserita nell'apparecchio fotografico ma che protegge dalla luce quando la pellicola non è inserita (dispositivo antiluce). Su una base è presente un indicatore della fase di esposizione in cui si trova la pellicola. Si hanno quattro stadi numerati da 1 a 4 ciascuno con una finestrella di forma diversa che indicano: pellicola non esposta (cerchio), pellicola parzialmente esposta (mezzo cerchio), pellicola totalmente esposta ma non sviluppata (croce), pellicola sviluppata (rettangolo).||Si hanno due pellicole Fujicolor Nexia Finegrain 100 da 25 esposizioni, una Fujicolor Nexia All-round 200 da 25 esposizioni, una Kodak Advatix da 40 esposizioni e sensibilità 100ASA.||All'interno delle scatole è anche presente un foglietto di istruzioni

  • OGGETTO pellicola in rullino aps per stampe a colori
  • MATERIA E TECNICA cartoncino
    PLASTICA
  • MISURE Altezza: 5 cm
    Lunghezza: 3 cm
    Larghezza: 3,5 cm
  • CLASSIFICAZIONE pellicola
    APS
    Advanced Photo System
    industria, manifattura, artigianato
    Fotografia
  • ATTRIBUZIONI Fuji Photo Film Co. Ltd (1934): progettista/ costruttore
    Eastman Kodak Co (1889/)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La sensibilità dei sali d'argento alla luce è stata determinata per la prima volta da J. H. Schulze nel 1727. Solo nel 1816 si hanno i primi tentativi di "disegnare immagini con la luce" utilizzando una camera oscura, da parte di Joseph Nicephore Niepce che diverrà poi uno dei primi fotografi francesi. Niepce inizia i suoi studi utilizzando carta sensibilizzata con cloruro d'argento ma non riesce a rendere stabili le immagini. Saranno Humphrey Davy e John F. Herschel nel 1819 a scoprire che utilizzando l'iposolfito di sodio è possibile fissare i sali d'argento alla carta. Nel 1849 Talbot scopre il procedimento negativo-positivo che riduce il tempo di esposizione e permette di ottenere più copie positive da un negativo. ||Nel 1851 Frederick Scott Archer inventa il procedimento al collodio umido per la preparazione di lastre fotografiche in vetro. Nel 1879 Eastman brevetta una macchina per emulsionare le lastre.||Tra il 1880 e il 1884 viene inventata la pellicola in rotoli: nel 1884 George Eastman brevetta l' "American Film", una striscia di carta sensibilizzata da utilizzare al posto delle lastre. Nel 1889 sempre Eastman inizia a produrre una pellicola trasparente di nitrocellulosa. Nel 1903 inizia a produrre pellicole in bobina con uno strato di gelatina sul dorso per compensare la loro tendenza ad arrotolarsi.||Nel 1939 vengono introdotti i primi standard per definire la sensibilità (rapidità) delle pellicole a cura della Associazione di Standardizzazione Americana. ||Nel 1942 venne lanciata sul mercato la pellicola Kodacolor, il primo negativo per stampe a colori.||Nel 1946 è la volta della pellicola invertibile a colori Ektachrome con processo di sviluppo semplificato e che può quindi essere sviluppata in proprio anche dal dilettante. Nel 1947 la Ektacolor prevede anche un sistema automatico di correzione del colore.||Alla fine degli anni '40 le pellicole in nitrato di cellulosa (celluloide), estremamente infiammabili e pericolose, vengono sostituite con pellicole in triacetato di cellulosa (acetato).||Successivamente verranno sostituite con pellicole in materiali plastici quali il poliestere.||Nel 1981 vienne immessa sul mercato da parte della Sony la prima fotocamera digitale, con supporto magnetico al posto della pellicola.||Il sistema APS (Advanced Photo System), nacque intorno al 1996 da studi effettuati congiuntamente da alcuni tra i maggiori produttori di fotocamere, in sostituzione del formato 35mm.||Fu creato un nuovo formato di pellicola in rullo, più piccolo del 35mm, contenuta in un rullino con una forma particolare che poteva essere inserito nella fotocamera sono in un senso e che non poteva essere aperto dall'utilizzatore. Questo tipo di rullino poteva essere aperto, e la pellicola sviluppata, solo da laboratori specializzati e dopo l'uso la pellicola rimaneva conservata all'interno del rullino stesso. Sul rullino potevano venire immagazzinate, su una banda magnetica posta sul retro della pellicola, alcune informazioni riguardanti le pose: numero della posa, formato, data, titolo, ecc. Tra le varie caratteristiche del sistema APS c'era la possibilità di produrre immagini in tre diversi formati: ||C "classico" (25.1 x 16.7 mm; rapporto 3:2; formato stampe 4x6" o 10x15 cm);||H "HDTV" (30.2 x 16.7 mm; rapporto 16:9; formato stampe 4x7" o 10x18 cm);||P "panoramic" (30.2 x 9.5 mm; rapporto 3:1; formato stampe 4x12" o 10x24 cm).||La pellicola APS poteva essere sostituita durante l'uso, ad esempio per cambiate condizioni atmosferiche e necessità di usare una pellicola con diversa sensibilità.||Questo tipo di rullino portò con sè la nascita di fotocamere che utilizzavano questo sistema: dalle più semplici automatiche a fuoco fisso, ad apparecchi più sofisticati con zoom e sistemi di stampa della data, ecc. Il formato APS è rimasto un sistema di nicchia.||L'ampia e veloce diffusione delle macchine digitali, a partire dallalla fine degli anni '90, ha lentamente relegato la fotografia analogica in una nicchia di mercato. Oggi molte pellicole fotografiche stanno scomparendo dal mercato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301985581
  • NUMERO D'INVENTARIO 15509
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI due scatole Fujicolor Nexia Finegrain 100 - FILM FOR COLOR PRINTS||FUJICOLOR||nexia||ADVANCED PHOTOSYSTEM||25 EXP.||Fine-grain 100 - maiuscolo/ numeri - a stampa su cartoncino - ENG
  • STEMMI scatole pellicole FUJI - commerciale - Marchio - Eastman Kodak Co - scritta "FUJI" racchiusa in un rettangolo con spigoli aperti e con un lato costruito con i lati della lettera F stessa.||Sotto la scritta FUJIFILM
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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