cinepresa a batteria, per pellicole super 8

ca 1970 - ca 1976
Elmo (1925 Ca./)
1925 ca./

Cinepresa in metallo e plastica di piccole dimensioni, di forma parallelepipeda con bordi arrotondati, con impugnatura ergonomia in plastica nera e maniglia in cuoio. All'impugnatura è collegata una maniglia in plastica. E' presente in una borsa rigida in pelle e velluto con tracolla in plastica e chiusura in metallo.||All'interno dell'apparecchio si ha un motore elettrico alimentato con due batterie da 1,5V.||Sul lato destro è inserito un mirino con messa fuoco e, sotto, il vano porta batterie, chiuso da un coperchio in plastica. Sul visore si può applicare un paraluce in gomma e plastica.||Sull'altra parete laterale si ha un contametro.||Sopra, una levetta permette di selezionare diverse tipologie di soggetti: luce del sole, ritratto.||La parete posteriore è incernierata nella parte alta ed apribile per l'inserimento della cartuccia contenente la pellicola Super 8. All'interno un ingranaggio sporgente si incastra in un apposito dispositivo rotante nella cartuccia che permette l'avanzamento della pellicola. La cartuccia ha forma quadrata con bordi arrotondati e la pellicola è tutta contenuta all'interno tranne un breve tratto. In corrispondenza del punto dove la pellicola emerge dalla cartuccia, è inserita una guida che permette di farla scorrere dietro all'obiettivo. La velocità della pellicola è di 18 fotogrammi al secondo.||Sulla parete frontale è inserito, al centro, l'obiettivo Elmo Zoom 1:1,8 f=9,5-30mm, in alto un esposimetro. L'obiettivo ha messa a fuoco variabile da 5 a 30 (infinito) ft e zoom per distanze focali da 9,5 a 30 mm. Messa a fuoco e zoom si regolano direttamente sull'obiettivo.||Sotto alla cinepresa, è presente un foro filettato in cui è avvitata l'impugnatura che va collegata ad un apposita presa sulla cinepresa. Davanti all'impugnatura un tasto avvia la ripresa.||E' inoltre presente una borsa in pelle con serratura e tracolla per il trasporto

  • OGGETTO cinepresa a batteria, per pellicole super 8
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    METALLO
    PLASTICA
  • MISURE Altezza: 20 cm
    Lunghezza: 16 cm
    Peso: 550 g
    Larghezza: 6 cm
  • CLASSIFICAZIONE cinematografia
    industria, manifattura, artigianato
  • ATTRIBUZIONI Elmo (1925 Ca./): progettista/ costruttore
    Eastman Kodak Co (1889/): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo spettacolo a pagamento della storia del cinema fu tenuto dai fratelli Lumiere a Parigi nel 1895 ed usava una pellicola da 35mm. Questa pellicola veniva prodotta dalla Eastmann Kodak con quattro perforazioni rettangolari poste sui lati di ciascun fotogramma, che inizialmente aveva dimensioni 18x24m. Venne utilizzato soprattutto per riprese e proiezioni professionali.||Successivamente vennero prodotti diversi formati sia più grandi che ridotti rispetto a questo. I più grandi come il 70mm, per immagini più luminose e proiezioni su schermi più grandi, i più piccoli per questioni economiche a d uso amatoriale.||In generale bisogna anche ricordare che il più grande passo avanti rispetto all'uso amatoriale di cineprese e proiettori venne fatto con l'avvento delle pellicole in acetato in sostituzione di quelle in nitrato, altamente infiammabile.||I formati ridotti che ebbero maggiore diffusione furono il 9.5mm, il 16mm, l'8mm in tutte le sue varianti e il Super 8. ||Il formato 9.5mm della Pathé, introdotto nel 1922, aveva perforazione al centro del fotogramma e questo massimizzava l'area disponibile della pellicola. Però queste pellicole perforate al centro si danneggiavano e rompevano più facilmente di quelle alle estremi. Furono le prime pellicole economiche e di ampia diffusione. Furono anche le prime pellicole invertibili ovvero che in fase di sviluppo divenivano direttamente positive sulla stessa pellicola ed erano quindi proiettabili.||Negli stessi anni, la Kodak introdusse sul mercato il formato 16mm (in bianco e nero nel 1923 e a colori nel 1935 con le pellicole Kokachrome) di solito venduto in bobine da 30m. Fu un formato, nato per gli amatori ma un po' caro ed infine utilizzato soprattutto per documentari, per l'industria, per la TV. Inizialmente le pellicole 16mm erano forate su entrambi i lati, successivamente una riga di perforazioni venne tolta per inserire il sonoro (anni '60). Già nel 1929 si ebbero comunque i primi film con il sonoro.||Il formato 16mm era troppo caro per l'amatore così venne ideato l'8mm (Regular 8) nel 1932: una pellicola 16mm venne tagliata a metà e il numero di perforazioni raddoppiato. Negli anni '30 nacquero anche le pellicole Single 8 (prodotte dalla Fuji), con perforazioni più piccole e quindi area disponibile più ampia, e Double 8 in cui la pellicola da 16mm veniva utilizzata prima in un senso e poi nell'altro e poi tagliata a metà longitudinalmente. Il successo delle pellicole 8mm fu dovuto al prezzo contenuto e all'ampia diffusione che permettevano di acquistarle e svilupparle facilmente. Si diffusero anche numerosi film (ad esempio di Chaplin), cartoni animati, ecc. Nel 1935 venne anche introdotto un nuovo sistema di caricamento delle cineprese, quello a cartuccia.||Intorno al 1965 nasce la pellicola Super 8, con perforazioni ancora più piccole e 15m di pellicola racchiusa in caricatori in plastica di facile uso.||I formati 8mm potevano essere arricchiti da bande magnetiche contenenti il sonoro applicate sulle pellicole sviluppate. Nel 1973 nasce invece il Super8 Sonoro con banda magnetica per la registrazione simultanea.||Le cineprese e i proiettori seguirono l'evoluzione delle pellicole, diventando sempre più piccoli e maneggevoli, adattandosi ai nuovi formati disponibili (alcuni proiettori potevano leggere tutti i formati 8mm). Dal punto di vista tecnico l'evoluzione di obiettivi, diaframmi, otturatori, telemetri, ottiche porterà ad apparecchi sempre più accessoriati ma anche di facile uso soprattutto per il cineasta amatoriale.||La massima diffusione delle ultime cineprese Super 8 si ebbe tra il 1980 e il 1982. Nel 1985 la produzione cessò a causa dell'avvento del nastro magnetico. Oggi a sua volta superato dalle videocamere digitali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301970223
  • NUMERO D'INVENTARIO 9760
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI laterale - ELMO SUPER 103T - maiuscolo - a stampa su etichetta - ENG
  • STEMMI impugnatura - commerciale - Marchio - Eastman Kodak Co - 3 - scritta ELMO con la linea orizzontale della lettera L che sottolinea le lettere successive
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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