flash fotografico a lampadina, con condensatore

ca 1950 - ca 1970

Dispositivo tascabile in plastica con coperchio in metallo incernierato nella parte superiore.||Sollevando il coperchio sono visibili il riflettore a ventaglio e il cavo di collegamento all'otturatore dell'apparecchio fotografico.||Il riflettore è costituito da sette lamine in metallo riflettente di forma trapezoidale e curva che possono scorrere intorno ad un perno centrale fino a costituire un ombrello riflettente.||Il cavo di collegamento all'otturatore è avvolto attorno ad un morsetto a molla nel quale è presente una cavità per il fissaggio.||Questo morsetto è fissato su una piastrina in metallo removibile. Sotto a questa piastrina è presente il vano per la batteria da 22,5 Volt.||Al centro del riflettore è inserito un incastro per l'inserimento della lampadina lampo.||Sul retro del coperchio, in corrispondenza del punto di aggancio della lampadina, è presente un pulsante per l'espulsione della lampadina.||Sul retro del lampeggiatore è stampata una tabella che indica le regolazioni del diaframma per diverse pellicole (b/n-colore, diverse sensibilità) e diverse distanze di ripresa (da 1,6 a 5m).||Il flash è inserito in una custodia in plastica marrone e inserito in una scatola in cartoncino

  • OGGETTO flash fotografico a lampadina, con condensatore
  • MATERIA E TECNICA cartoncino
    METALLO
    PLASTICA
  • MISURE Altezza: 9 cm
    Lunghezza: 3,5 cm
    Larghezza: 6 cm
  • CLASSIFICAZIONE fotografia
    riflettore a ventaglio
    industria, manifattura, artigianato
    Fotografia
  • ATTRIBUZIONI Agfa Ag (1867/): costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Prima della nascita delle lampadine flash, i flash per la fotografia erano realizzati con polvere di magnesio che bruciava, grazie all'innesco di una scintilla, generando un lampo di luce molto intenso.||Nel 1925 Vierkötter inventò la prima lampadina flash usando polvere incendiaria inserita in un bulbo in vetro in cui era fatto il vuoto, accesa da un filamento di lampadina (lampadine flash a combustione).||Inizialmente le lampadine flash erano singole e usa e getta, realizzate con bulbi di lampadine vere e proprie, con diversi tipi di innesco (a vite, a baionetta, ecc) e spesso potevano essere pericolosi da usare.||Per velocizzare l'uso del flash e renderlo più innocuo, ben presto vennero realizzati flash multipli che consistevano in più lampadine flash riunite in un unico dispositivo e con un metodo automatico di passaggio al flash inutilizzato successivo.||In particolare vennero realizzati, a partire dai primi anni '60, Flashcubes, Magicubes e Flipflash, utilizzati per apparecchi economici, automatici e a sviluppo istantaneo.||Vennero anche realizzate lampadine lampo usa e getta da utilizzare con flash tascabili come questo e che funzionavano a batterie.||Il flash doveva essere sincronizzato con l'apertura dell'otturatore. Nei primi flash la sincronia veniva realizzata manualmente facendo scattare il flash e contemporaneamente l'otturatore. Successivamente la sincronizzazione verrà effettuata elettricamente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0301970149
  • NUMERO D'INVENTARIO 9285
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI coperchio - Agfalux - corsivo - a incisione su plastica - ENG
  • STEMMI coperchio/ scatola - commerciale - Marchio - AGFA AG - 2 - AGFA AKTIENGESELLSCHAFT||CAMERA-WERK
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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