bobina primaria da 500 spire con spine protette per 220v di rete

ca 1974 - ca 1974

Questa bobina è costituita da 500 spire. Gli avvolgimenti sono realizzati con fili di rame di spessore 1,0mm.||La custodia delle bobine è in materiale sintetico ed è chiusa da tutte le parti, con fessure laterali per il raffreddamento ed apertura quadrata per inserirvi il nucleo ad U. Nella parte interna la superficie trasparente permette di vedere gli avvolgimenti. ||Su una parete verticale è montato un interrruttore bipolare con fusibile di protezione (sostituibile) e fuoriesce il cavo di alimentazione di rete per il collegamento diretto a 220V.||Sotto all'interruttore sono indicati il numero di spire, la corrente massima ammessa in modo permanente, la tensione di alimentazione.||Sul retro è stampato il nome della ditta costruttrice e il modello

  • OGGETTO bobina primaria da 500 spire con spine protette per 220v di rete
  • MATERIA E TECNICA gomma
    materiale sintetico
    METALLO
    RAME
  • MISURE Altezza: 8,5 cm
    Lunghezza: 15 cm
  • CLASSIFICAZIONE laboratorio
    didattica
    Fisica sperimentale
    induzione elettromagnetica
    fisica
    elettricità e magnetismo
  • ATTRIBUZIONI Leybold-heraeus Gmbh (1967/ 1987): progettista/ costruttore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
  • INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano.||L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente.||Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti.||Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale.||Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica.||I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori.||Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti.||Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china.||I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione.||Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali.||Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione.||Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario.||Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634339
  • NUMERO D'INVENTARIO 11834
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2008
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2011
  • ISCRIZIONI posteriore - 562 21||MADE IN GERMANY - maiuscolo/ numeri - a stampa su plastica -
  • STEMMI posteriore - Marchio - Leybold-Heraeus GmbH - scritta LEYBOLD con la parte alta della lettera L racchiusa in una circonferenza
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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