bobina da 23000 spire per alta tensione
Questa bobina è costituita da 23000 spire. Gli avvolgimenti sono realizzati con fili di rame di spessore 0,1mm.||La custodia delle bobine è in materiale sintetico ed è chiusa da tutte le parti, con fessure laterali per il raffreddamento ed apertura quadrata per inserirvi il nucleo ad U. Una piccola zona trasparente nella parte superiore permette di vedere gli avvolgimenti.||Inizio e fine degli avvolgimenti sono collegati a due boccole da alta tensione (di ingresso e di uscita) poste sulla parete frontale, nelle quali vanno inseriti gli elettrodi a corna (attualmente mancanti).||Vicino alle boccole sono impressi il nome della ditta costruttrice, il modello, il numero di spire, la resistenza in corrente continua, l'induttanza e la corrente massima ammessa in modo permanente
- OGGETTO bobina da 23000 spire per alta tensione
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MATERIA E TECNICA
METALLO
RAME
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MISURE
Altezza: 8,5 cm
Lunghezza: 13,5 cm
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CLASSIFICAZIONE
laboratorio
didattica
Fisica sperimentale
induzione elettromagnetica
fisica
elettricità e magnetismo
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ATTRIBUZIONI
Leybold-heraeus Gmbh (1967/ 1987): progettista/ costruttore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
- INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo dispositivo faceva probabilmente parte del materiale in dotazione al "Centro di Fisica Sperimentale" dell'allora denominato "Museo della Scienza e Tecnica Leonardo da Vinci" di Milano.||L'idea del Centro di Fisica nacque contestualmente alla nascita del Museo: l'allestimento prevedeva una sezione di Fisica con scopi didattici che contenesse esperimenti in atto, a disposizione permanente del visitatore. Ma la visione di un evento all'interno di una vetrina non era sufficiente: iniziò così la raccolta di strumenti ed accessori moderni per realizzare esperimenti che potessero essere effettuati direttamente dall'utente.||Da subito questa attività sperimentale attirò l'attenzione di funzionari ministeriali ed insegnanti.||Nel frattempo, nel 1955, nel nuovo edificio del Museo, detto Monumentale, vennero collocati le aule, i laboratori, gli impianti, le officine, le sale studio, necessari per ospitare il nascente Centro di Fisica Sperimentale.||Nello stesso anno venne organizzato il primo corso per insegnanti degli Istituti Tecnici, organizzato dal prof. Tommaso Collodi, già Ispettore Centrale P.I. ed allora Direttore Didattico Nazionale per l'Istruzione Tecnica.||I risultati furono così soddisfacenti che anche i Licei e gli Istituti Magistrali cominciarono ad organizzarne per i loro professori.||Oltre alla qualità delle attività offerte, quest'iniziativa si inseriva in un contesto di difficoltà legate alla fine della Guerra , di povertà dei gabinetti scolastici, di scarsa preparazione di molti insegnanti.||Il Museo offriva alla Scuola uno strumento efficace ed immediato per risalire la china.||I corsi di aggiornamento dei professori, inizialmente della durata di sei giorni, divennero ben presto di dieci/quindici giorni e comprendevano: un gruppo di conferenze tenute da professori universitari o esperti qualificati, lezioni sperimentali, esercitazioni individuali o in piccoli gruppi, lezioni a livello secondario tenute dagli stessi partecipanti, proiezioni di materiale sul tema, visite d'istruzione.||Fin dall'inizio molte scuole cominciarono ad affluire al centro di Fisica con i loro studenti per assistere a lezioni sperimentali.||Il prestigio del Museo e del suo Centro di Fisica ebbero autorevolissimi riconoscimenti anche in campo internazionale soprattutto attraverso l'O.C.D.E. (Organisation de Coopération et de Développement Economique) che riconosceva l'importanza dell'insegnamento scientifico e promuoveva nuovi metodi d'insegnamento e di sperimentazione.||Altre due importanti iniziative si affiancarono, a metà degli anni sessanta, alle attività del Centro di Fisica: la creazione di una mostra permanente di materiale scientifico-didattico (realizzata con materiali forniti dalle ditte costruttrici) e la nascita di una biblioteca di consultazione specializzata riguardante l'insegnamento della Fisica a livello secondario.||Il Centro di Fisica, fiore all'occhiello del Museo, è rimasto in funzione fino al 1984
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634337
- NUMERO D'INVENTARIO 11832
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2011
- ISCRIZIONI frontale - 562 17||MADE IN GERMANY||n=23000 max 10000V||L=20H max 0,02A - maiuscolo/ numeri - a stampa su plastica -
- STEMMI frontale - Marchio - Leybold-Heraeus GmbH - scritta LEYBOLD con la parte alta della lettera L racchiusa in una circonferenza
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0