apparecchio fotografico stereoscopico, a soffietti, a pellicola in rullo
Questo apparecchio è racchiuso in un parallelepipedo in legno ricoperto in pelle.||Premendo un pulsante posto superiormente si apre lo sportello frontale dal quale si estraggono due obiettivi stereo con soffietti in pelle.||I due obiettivo sono uniti con telaio metallico che contiene anche l'otturatore stereo.||Questo telaio è collegato ad una guida orizzontale posta sull'interno dello sportello che permette l'avanzamento degli obiettivi.||Una levetta posta sul telaio, permette di fissare gli obiettivi nella posizione desiderata.||La distanza di posa si legge su una targhetta collocata sul coperchio che riporta tacche con distanze in metri (da 2 a 30) e piedi (da 6 a 100).||Al centro del telaio porta obiettivi, nella parte superiore, è inserita una levetta per la regolazione dell'apertura dei diaframmi da 128 a tutto aperto.||Sull'obiettivo destro si ha la regolazione dell'otturatore: sono disponibili le tre posizioni T, I, B. ("T" corrisponde ad otturatore che resta aperto finchè non si scatta nuovamente per chiuderlo, "I" a riprese istantanee con apertura/chiusura dell'otturatore, "B" ad otturatore che resta aperto finchè il dispositivo di scatto rimane premuto).||Sullo stesso obiettivo sono inserite laleva per lo scatto dell'otturatore e la valvola per l'inserzione del comando pneumatico di scatto (guaina e pompetta sono mancanti).||Sullo sportello è fissato anche il mirino a riflessione in legno.||Il dorso dell'apparecchio è apribile per permettere l'inserimento della pellicola in rullo (per formati 9x18cm).||Sul dorso, attraverso una finestrella rossa è visibile il numero della posa direttamente dal retro della pellicola.||Sotto all'apparecchio è presente un foro filettato per il posizionamento su cavalletto
- OGGETTO apparecchio fotografico stereoscopico, a soffietti, a pellicola in rullo
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
METALLO
Ottone
PELLE
VETRO
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MISURE
Altezza: 12,5 cm
Lunghezza: 16 cm
Larghezza: 26,5 cm
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CLASSIFICAZIONE
stereoscopia
industria, manifattura, artigianato
Fotografia
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ATTRIBUZIONI
Blair Camera Co (notizie Seconda Metà Sec. Xix-inizio Sec. Xx): costruttore
Bausch & Lomb Optical Co (1853/)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Padiglione Aeronavale
- INDIRIZZO via San Vittore, 21, Milano (MI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La stereoscopia è una tecnica utilizzata soprattutto nel XIX secolo per ottenere l'illusione di un'immagine tridimensionale.||I primi studi moderni sulla visione stereoscopica si devono a Wheatstone il quale si accorse che due immagini dello stesso soggetto riprese da due punti di vista leggermente differenti, guardate attraverso un dispositivo che permetteva a ciascun occhio di vederne una sola delle due, venivano poi ricomposte dal cervello come se fosse una sola immagine ma come se fosse in tre dimensioni.||Nel 1849, David Brewster creò il primo visore stereoscopico: era costituito da una scatola con forma rastremata con due lenti dalla parte più stretta e l'immagine stereoscopica da quella opposta. All'interno un separatore permetteva ad ogni occhio di vedere una sola delle due immagini.||Una delle prime presentazioni in pubblico di questa tecnica (utilizzando dagherrotipi stereoscopici) si ebbe alla Great Exhibition nel 1851.||Inizialmente, per ottenere le stereoscopie, venivano fatte due riprese dello stesso oggetto con un apparecchio che veniva spostato di qualche centimetro lungo una guida.||Successivamente vennero prodotti i primi apparecchi fotografici bioculari ovvero apparecchi con due obiettivi uguali montati affiancati che permettevano la ripresa simultanea delle due immagini (obiettivi stereo). Con l'introduzione delle macchine a soffietto anche gli apparecchi stereoscopici divennero portatili.||Le stereoscopie venivano poi guardate con appositi visori le cui lenti aiutavano gli occhi a sovrapporre le due immagini e a percepirle come una sola (non si avevano più scatole con separatore in mezzo).||Tra il 1850 e il 1870 vennero venduti migliaia di visori stereoscopici, anche economici, e milioni di stereoscopie, soprattutto di paesaggi, monumenti e ritratti.||Le riprese stereoscopiche furono soprattutto appannaggio di fotografi professionisti e meno di amatori.||Il commercio di immagini stereoscopiche di luoghi vicini e lontani e la moda dilagante fra le classi abbienti di collezionarne in grande quantità possono essere spiegati riconducendosi al desiderio di scoperta del mondo che caratterizza la seconda metà dell' '800.||Il successo della fotografia stereoscopica proseguì fino al 1930 per riprendere brevemente negli anni '50 e '60. In quegli anni il View Master fu l'ultimo sistema stereoscopico largamente diffuso
- TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0300634080
- NUMERO D'INVENTARIO 6052
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici per le province di Milano Bergamo Como Lecco Lodi Monza Pavia Sondrio Varese
- ENTE SCHEDATORE Regione Lombardia
- DATA DI COMPILAZIONE 2008
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2011
- ISCRIZIONI telaio porta obiettivi - WENO - a stampa su metallo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0