casa a corte campidanese costituita da diversi corpi di fabbrica, non padronali ma di servizio quali i magazzini e il forno. Tutte le parti costituenti il complesso sono costruite con mattoni crudi e coperte con capriate di legno e tavolato, ad eccezione del portico che è stato rifatto con le canne. La casa affaccia sulla via Eligio Porcu e ha l’aspetto del palazzetto di due piani per una lunghezza di circa 20 metri, voltato a padiglione; il prospetto principale è simmetrico e decorato, al piano terra le aperture presentano tutte l’arco policentrico e gli stipiti in mattoni cotti, il portale ligneo è a sinistra. Al piano primo le bucature sono inquadrate da cornici in mattoni cotti e solo due sono prospettanti su balconcini poggianti su mensole con volute a ricciolo. Il cotto è utilizzato sia per realizzare ornamenti che per delineare elementi architettonici, quali capitelli, chiavi di volta, lesene, basamento, fascia marcapiano e cornicione di coronamento. Gli infissi sono in legno.