Ritratto di giovane uomo seduto, con baffi e cilindro, il braccio destro appoggiato a un tavolino

unicum, post 1840 - ante 1846
Anonimo (attivo 1839-1850 Ca)
attivo 1839-1850 ca

Dagherrotipo in astuccio di legno di forma rettangolare, ricoperto in pelle con decorazione stampata in oro. Vetro di protezione, cuscinetto (pad) in raso di seta rosso, passe-partout in carta con finestra ottagonale e filettatura dorata, privo di preserver e guarnizione, doppia chiusura integra

  • OGGETTO unicum
  • SOGGETTO Ritratti fotografici - Uomini
  • MATERIA E TECNICA materiali vari
    dagherrotipo
  • CLASSIFICAZIONE RITRATTISTICA
  • ATTRIBUZIONI Anonimo (attivo 1839-1850 Ca): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto centrale per il catalogo e la documentazione
  • LOCALIZZAZIONE Conservatorio delle Zitelle
  • INDIRIZZO Via di San Michele 18, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ritratto maschile. Il giovane uomo con baffi e basette indossa un cappotto a doppio petto, camicia con cravatta a fiocco e cappello a cilindro. Posa seduto di tre quarti davanti a un tavolino su cui poggia il gomito destro, lo sguardo è rivolto all’osservatore. La ripresa è molto interessante, del tutto priva di staticità e caratterizzata in ogni elemento costitutivo dal movimento che parte dalla rotazione del capo, prosegue con le braccia -una mano tiene forse una sigaretta mentre l’altra regge un medaglione appeso al collo- per chiudersi con la falda rovesciata del cappotto e la diagonale della tovaglia piegata sull’angolo. Il montaggio di questo dagherrotipo è da collocarsi entro il 1845, nei primi anni Quaranta, quando venivano utilizzate ancora finestre in carta. Questo tipo di riquadro veniva definito “Philadelphia” poiché la maggiore area di diffusione era infatti in America, ma caratterizza anche i primissimi montaggi europei, soprattutto in Francia ed Europa centrale. L’assenza del preserver in ottone, introdotto dal 1845, conferma la datazione, così come l’uso di un cuscinetto in seta liscia e non in velluto controtagliato. La deformazione dell’astuccio in legno offre un ulteriore tassello per la cronologia: fino alla fine degli anni Quaranta fondo e coperchio venivano fabbricati con un unico pezzo di legno mentre in seguito si utilizza un sistema a tre fasce, proprio per compensare le eventuali e naturali deformazioni del materiale dovute a umidità e temperatura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201388625
  • NUMERO D'INVENTARIO FB004881
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Anonimo (attivo 1839-1850 Ca)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1840 - ante 1846

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'