Gabinetto Fotografico Nazionale - GFN (archivio, bene complesso)

archivio istituzionale, 1895 - 1975

L'archivio è costituto da circa 187.000 negativi, principalmente alla gelatina ai sali d’argento su vetro suddivisi nei formati storici. Sono presenti anche lastre al collodio provenienti da acquisizioni di fondi esterni (Cugnoni, Raffaelli Armoni Moretti) e negativi su pellicola in nitrato e in acetato. Sono da aggiungere al nucleo principale 572 calotipi appartenenti al fondo Tuminello e alcune migliaia di diapositive e pellicole negative a colori

  • OGGETTO archivio istituzionale
  • SOGGETTO Arti applicate - Oreficeria - Ricami - Tessuti - Arredi - Mobili
    Codici miniati - Manoscritti
    Architettura religiosa - Chiese - Conventi - Basiliche - Oratori
    Arredi sacri - Suppellettili ecclesiastiche - Arredi sacri - Oggetti liturgici
    Pittura - Dipinti - Pale d'altare - Affreschi - Decorazioni
    Architettura civile - Palazzi - Ville
    Beni ambientali - Paesaggio - Vedute
    Beni artistici - Centri storici - Opere d'arte
    Esposizioni - Mostre - Allestimenti
    Scultura - Monumenti - Statue - Busti - Bozzetti
    Edifici per la cultura - Musei - Gallerie d'arte - Collezioni
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
  • ATTRIBUZIONI Gargiolli, Giovanni (1838-1913): direttore
    Basile, Adamo (1886-?): operatore
    Cascianelli, Primo (1892-?): stampatore
    Medori, Novato (1895-?):
    Guazzi, Riccardo (1910-?):
    Mozzano, Federico (attivo 1939):
    Petrucci, Silvano (attivo Dal 1939):
    Carletti, Angelo (attivo Dal 1935):
    Mastellone, Carlo (attivo Nel 1936):
    Vendetti, Attilio (1921-?):
    Ioan, Florindo (attivo Dal 1950):
    Carboni, Carlo (1880-?):
    Quaresima, Mario (attivo Dal 1951):
    Cargnel, Bruno (attivo Nel 1959):
    Zavagli, Luigi (attivo Nel 1960):
    Brizi, Fulvio (1926-1969):
    Saviantonio, Vinicio (attivo Nel 1968):
    Zita, Sauro (attivo Nel 1958):
    Serra, Luigi (1881-1940):
    Coppola, Bito (1885-1969):
    Castelfranco, Giorgio (1896-1978):
    Bertelli, Carlo (1930-):
    Tonelli, Ugo (1887-1953):
    Bozzacchi, Bruno (1911-?):
    Cassarari, Guglielmo (1879-?):
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE GFN Archivio Fotografico
  • LOCALIZZAZIONE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • INDIRIZZO Via di San Michele 18, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La nascita del Gabinetto Fotografico Nazionale è principalmente frutto della convergenza di due fattori: da un lato una sensibilità crescente verso la documentazione del territorio e del patrimonio culturale e dall’altra la progressiva inefficacia di un sistema di riproduzione ormai superato: l’incisione. Per questo motivo il laboratorio della Calcografia Nazionale viene soppiantato dalla pratica fotografica che consentiva fedeltà all’originale oltre a costi e tempi infinitamente più ridotti. La storia del Gabinetto Fotografico, a prescindere dal succedersi nel ruolo direttivo di personalità diverse che ne hanno orientato il processo evolutivo, mantiene un filo diretto e costante con la Direzione Generale Antichità e Belle Arti e con la storia della tutela e della documentazione. Interlocutore privilegiato di funzionari di Soprintendenza, interprete delle esigenze di studio, ricerca e restauro, il laboratorio fotografico assume progressivamente la fisionomia di servizio pubblico con una struttura e un’ossatura propria e con una capacità di dialogo con le istituzioni periferiche. Nonostante le difficoltà in cui devono muoversi i suoi dirigenti (mancanza di personale e di attrezzature, scarsità di fondi, sovvenzioni e mezzi, inadeguatezza dei locali) la varietà di servizi offerti si volge sempre verso l’esterno creando canali di contatto e di scambio. L’operatività sul territorio si articola e prende forma sulla spinta di interessi scientifici, storici e artistici grazie ai rapporti diretti con i Soprintendenti, ma gli ambiti di collaborazione si spingono anche all’estero con partecipazione a mostre, scambi di materiale, risposte alle richieste in ambito storico artistico da parte di istituzioni europee e americane. Il Gabinetto Fotografico è anche luogo di raccolta e non solo di produzione: in un’ottica di conservazione e di creazione di un catalogo visuale del patrimonio giungono al GFN negativi provenienti da altre istituzioni, ad esempio nel 1914 “la Soprintendenza ai Monumenti di Roma consegna in deposito permanente tutte le negative fotografiche relative a lavori di restauro eseguiti sotto la sua responsabilità e tutela”, oltre alla costante acquisizione da parte della Direzione Generale Antichità e Belle Arti di negativi che vanno a confluire nel GFN per essere archiviati e descritti al pari della produzione interna. Contemporaneamente le stampe prodotte dal Gabinetto Fotografico vanno ad alimentare l’archivio della Direzione Generale - Ministero della Pubblica Istruzione, favorendo la sedimentazione del ricchissimo fondo MPI. La considerazione di cui gode il Gabinetto Fotografico in ambito tecnico scientifico rende necessario un aggiornamento continuo sullo sviluppo tecnologico (ricordiamo ad esempio la missione di tre giorni nell’aprile 1960, del capotecnico Mario Quaresima alla Fiera Campionaria di Milano per esaminare apparecchi fotografici di nuova produzione) e questo rende l’istituzione un punto di riferimento per consulenze su materiali, pareri su acquisti e vendite di attrezzature. L’interazione con l’esterno si concretizza anche tramite rapporti con le istituzioni scolastiche o altri istituti di raccolta fotografica (es. Kunsthistorische Institut in Florenz); il circuito delle mostre comporta la documentazione di allestimenti e inaugurazioni oltre alla realizzazione di materiali di grandi dimensioni da esporre, con conseguente circolazione di immagini. Il compito di documentare si intreccia pertanto con quelle attività culturali che ruotano intorno alla fotografia, come le esposizioni o i congressi per cui il GFN prepara e fornisce materiali da proiezione. Il rapporto con l’editoria è ugualmente vivace, con il corredo di immagini per le collane editoriali curate direttamente dalla Direzione Generale (Italia Artistica, Inventario degli oggetti d'arte d’Italia, Catalogo delle cose d’arte e di antichità d’Italia) e per lo stesso Bollettino d’Arte con la sua costante narrazione delle attività istituzionali di tutela e valorizzazione. Dopo il primo catalogo del 1904, con supplemento nel 1907, saranno pubblicati dallo stesso GFN fascicoli tematici di aggiornamento curati da funzionari e storici dell’arte (es. La Collezione Barberini, a cura di Federico Zeri, 1954; Le chiese di Roma, a cura di Giuseppe Scavizzi, 1961; Gli affreschi di Palazzo Farnese a Caprarola, a cura di Anna Grelle, 1966). Il lungo percorso del Gabinetto Fotografico, dalla fine dell’Ottocento agli anni ’70 del secolo successivo, rispecchia inevitabilmente quell’intenso mutamento culturale che ha portato a una rilettura della fotografia e del suo ruolo. Si percepisce nell’attività dei vari direttori la consapevolezza sempre più nitida di un superamento del concetto di semplice documento al servizio di altre discipline, verso una visione più ampia e complessa degli archivi fotografici, della loro importanza, dell’essere a loro volta patrimonio da tutelare. Fotografi e storici dell’arte hanno contribuito in egual misura al raggiungimento di questo obiettivo, condividendo le diverse capacità di visione in un processo osmotico e di indirizzo reciproco, con attenzione verso i molteplici aspetti che concorrono alla produzione, organizzazione e gestione di un Gabinetto Fotografico con valenza nazionale. In questa ottica si collocano tutte le numerose acquisizioni di fondi esterni, di collezionisti e studiosi, di fotografi professionisti o studi fotografici, incamerati già a partire dal lungimirante Giovanni Gargiolli che mise in salvo i calotipi Tuminello nel 1912, fino agli ultimi acquisti, gestiti in modo autonomo rispetto alla canonica inventariazione per formato. Nel 1973 il GFN viene invitato a partecipare al SICOF-Salone Internazionale Cine Foto Ottica (rassegna internazionale dedicata all’aspetto tecnico e culturale della fotografia che si svolge con cadenza biennale a Milano a partire dal 1969) e partecipa con la mostra “Omaggio a tre fotografi italiani. Tuminello, Cugnoni, Morpurgo” a conferma di questa nuova consapevolezza dell’importanza culturale e storica della fotografia. Il processo evolutivo del GFN subirà un mutamento significativo nel 1975, con la perdita del suo ruolo autonomo e la costituzione dell’ICCD (Istituto centrale per il Catalogo e la Documentazione) e la fusione del giovane Ufficio del catalogo (1969) con il Gabinetto Fotografico e l’Aerofototeca Nazionale. Prenderà vita un nuovo organismo, sempre preposto alla documentazione e alla tutela, orientato alla descrizione capillare dei beni disseminati sul territorio, al fine di costituire un catalogo nazionale condiviso del patrimonio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fondi fotografici
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201363015
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA registro inventariale (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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