Archivio Stockel, Archivio Fotografico Aquilano (archivio, bene semplice)
Il fondo è composto da materiale analogico e materiale digitale. La prima sezione è costituita da negativi 35 mm e 6x6 e da stampe positive alla gelatina bromuro d'argento, baritate e smaltate, di formato 18x24. Ogni stampa riporta al verso un timbro a inchiostro con riferimento alla Facoltà di Ingegneria L'Aquila - Istituto Architettura Urbanistica e il copyright dell'autore, con data della ripresa, numero del rullino, del fotogramma e il soggetto raffigurato. Insieme ai negativi sono conservate strisce di provini a contatto in cui sono evidenziati gli scatti scartati e quelli destinati alla stampa. Accanto al materiale analogico sono presenti quaderni di lavorazione, con appunti e annotazioni manoscritte e fotocopie di altri strumenti di lavoro. La sezione digitale è costituita da 3733 immagini realizzate dopo il terremoto che ha colpito L'Aquila nel 2009
- OGGETTO archivio professionale
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SOGGETTO
Cartografia - Mappe
Panorami - Paesaggi - Montagne
Architettura - Elementi architettonici
Terremoti - Danni - Zone terremotate
Edilizia residenziale - Case prefabbricate;
Abruzzo - L'Aquila - Centri storici - Strade - Piazze
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Stockel, Giorgio: fotografo
- LOCALIZZAZIONE Conservatorio delle Zitelle
- INDIRIZZO Via di San Michele 18, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il fondo Stockel è pervenuto in ICCD grazie ad una doppia donazione da parte dell'autore (nel 2001 e nel 2014). Le trasformazioni urbane sono state l'oggetto dell'insegnamento universitario di Giorgio Stockel e la ragione che ha stimolato e condotto questa ricerca. L'Archivio Fotografico Aquilano documenta la dolorosa trasformazione della città dell'Aquila a partire dal 1860, attraverso il Regno Sabaudo, il Fascismo, la Repubblica, per giungere fino al 6 aprile 2009, data del devastante terremoto che ha sancito la cesura tra una città piena di storia e di vita e una città deserta, privata della sua popolazione. Gli abitanti, abbandonate le loro case, sono stati distribuiti sul territorio, in condizioni abitative che li hanno privati di qualsiasi appartenenza alla cultura della comunità preesistente e alla memoria data dalle caratteristiche ambientali e architettoniche. Molte delle immagini del fondo sono confluite in tre pubblicazioni sulla città, partendo dai documenti grafici dell’Archivio Comunale, dell’Archivio di Stato dell’Aquila e della Biblioteca Provinciale Salvatore Tommasi, passando attraverso una documentazione dell'architettura urbana e della vita che si svolgeva al suo interno tra gli anni '70 e '80, fino all'immediato post terremoto e, a seguire, ad una visione più recente (2014) in cui si scorge nuovamente un germe di ripresa vitale che tende al recupero degli spazi e dei luoghi. I primi due volumi contengono una ricerca condotta da Stockel come docente alla Facoltà di Ingegneria dell'Aquila mentre l'ultimo è frutto della sua volontà individuale di proseguire quel racconto per immagini con un nuovo volume, quasi fosse un terzo capitolo di uno stesso racconto della storia della trasformazioni urbane della città, ricerca appoggiata dal Comune dell'Aquila e dal suo sindaco Massimo Cialente
- TIPOLOGIA SCHEDA Fondi fotografici
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201254155
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario Stockel
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0