ritratto di Matteo Olivieri di Domenico Veneziano : 1430 - 1450
positivo,
ca 1900 - ca 1949
F Fossi
metà sec. XX
busta di carta gialla "tipo commerciale" (cm 23.4 x 31), riutilizzata. Sul lato sinistro è riportata l'intestazione originaria a stampa del fotografo fiorentino Barsotti, vi è riportato l'indirizzo (via della Scala 4) il telefono (telef : 25.471) e la pubblicità allo studio che ci indica il campo di specializzazione di questo studio fotografico (Fotografie d'Interni. Vedute. Dipinti. Oggetti d'arte Antichi e Moderni. Lavori industriali. Ritratti in ogni tipo e dimensione anche a domicilio). In basso a lettere capitali con matita verde la scritta: "DIPINTI RITRATTI". All'interno ci sono 15 fotografie di dipinti
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
ritratto di Matteo Olivieri di Domenico Veneziano - dipinto
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MATERIA E TECNICA
gelatina ai sali d'argento/ carta
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ATTRIBUZIONI
F Fossi: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo e Galleria di Palazzo Mozzi-Bardini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Mozzi Bardini
- INDIRIZZO Piazza de' Mozzi, 2, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto su tavola si deve mettere in relazione con quello analogo di un'altra foto dell'Archivio Fotografico Eredità Bardini (F.57.3 - AFEB 352). L'immagine è stata realizzata dallo stesso fotografo, F. Fossi che ha realizzato la foto all'altro analogo dipinto che rappresenta "Michele Olivieri" attribuito a Domenico Veneziano (oggi Chrysler Museum, New York). (Fahy, 2000, p.40) Probabilmente è il ritratto di Matteo Olivieri, il suo nome appare sul davanzale, originariamente appaiato con quello del figlio, che potrebbe aver commissionato le due opere. All'epoca del dipinto Matteo era morto (ha lasciato un testamento nel 1365), il ritratto raffigura un uomo giovane, alla stregua del figlio, che invece dovrebbe essere stato almeno sessantacinquenne all'epoca del doppio ritratto. Venduto da Stefano Bardini nel 1924 a Duveen Brothers, Inc. (Londra, New York), in seguito fu acquistato 1936 da The A. W. Mellon Educational and Charitable Trust (Pittsburgh) nel 1937 e donato, nel 1937, alla National Gallery di Washington D.C. Il Bardini chiese 8000 sterline per entrambi alla Duveen che gli furono versati in due tranche. I due ritratti sono stati riscoperti e stduiati agli inizi degli anni '30 del XX secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747569
- NUMERO D'INVENTARIO AFEB 600
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo e Galleria Mozzi Bardini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2013
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0