Ravenna. Battistero della Basilica Ursiana, cupola, dettaglio del mosaico
negativo,
post 1882 - ante 1883
Ricci, Luigi (1823-1896)
1823-1896
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Emilia Romagna - Ravenna - Complessi monumentali - Cattedrale della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo - Battistero Neoniano
Mosaicisti - Italia - 449-475 - Maestranze romane
Mosaici - Decorazione musiva della cupola - Etimasia con troni e altari - Corteo degli apostoli - Battesimo di Cristo - Personificazione del fiume Giordano
Architettura religiosa - Chiese - Cattedrali - Battistero - Interno - Volta - Cupola
Architetti - Italia - Sec. V - Maestranze ravennati - Maestranze romane
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MATERIA E TECNICA
VETRO
collodio
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MISURE
Misura del bene culturale 0800649476: 33x30 cm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO E STORICO ARTISTICO
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ATTRIBUZIONI
Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra oggetto d'esame, appartiene al fondo denominato Santa Teresa, dal nome dell'ospizio in cui, negli anni Settanta del Novecento, vennero rintracciati 846 negativi su lastra di vetro, prevalentemente al collodio, realizzati dalla ditta Luigi Ricci tra il 1869 ca. e il 1914. Le lastre, tra il 1979 e il 1980 vennero ufficialmente acquisite in donazione dalla Soprintendenza di Ravenna, e costituiscono molto probabilmente il deposito che negli anni Trenta, Corrado Ricci, figlio dello stesso Luigi e fondatore della Soprintendenza ai Monumenti di Ravenna, Santi Muratori, direttore della Biblioteca Classense e Renato Bartoccini, l'allora soprintendente ai Monumenti, cercarono invano di far acquisire al Comune di Ravenna per la fototeca dell'Istituto di Studi Bizantini. Per notizie biografiche su Luigi Ricci, si veda la ricca bibliografia prodotta da Paola Novara, allegata a questa scheda. Nello stesso fondo fotografico sono conservate diverse lastre che rappresentano lo stesso soggetto (si veda il campo RSE). Tutti gli scatti raffigurano la decorazione musiva della cupola ritratta da sottinsù, in alcuni casi con evidente ritocco effettuato su emulsione per escludere porzioni sottostanti la sola cupola, e da diversi punti di vista, più o meno ravvicinati. L'analisi tecnico stilistica e i dati storici a nostra disposizione non consentono di ricondurre precisamente le lastre oggetto di studio, a quelle presenti nei primi due cataloghi Ricci (nel campo OSS sono comunque riportate le titolazioni delle lastre nelle pubblicazioni dei suddetti cataloghi del 1869 e del 1877) ma l'inventariazione originaria e quella iscritta su una delle lastre, consente di ricollegarle al catalogo del 1882. Inoltre sono ancora parzialmente visibili gli stucchi policromi dei lunettoni sopra le finestre, che compongono gli archi sottostanti la cupola, e che vennero staccati, attraverso martellamento, tra il 1883 e il 1884 poichè ritenuti dal Lanciani “barocchissimi” “anacronismo dell'arte”, “una vera mostruosità”, datazione quindi accettata come ante quem. Nella prima edizione del catalogo di Luigi Ricci del 1869 compare un gruppo di 7 lastre, con numero progressivo dalla 51 alla 57, che rappresentano “tavole del Battistero della Basilica Ursiana”. Nel catalogo del 1877, il gruppo delle lastre dedicate allo stesso monumento aumenta, 18 lastre numerate dal 74 al 91 e cosi anche nel catalogo del 1882, in cui sono presenti ulteriori tre lastre raffiguranti il Battistero Neoniano. In quest'ultimo documento troviamo per la prima volta corrispondenza tra i numeri inventariali presenti sullo stesso e quelli iscritti su etichetta incollata o di cui comunque si trova traccia sugli esemplari in esame. La descrizione iconografica però in alcune lastre, tra cui quella oggetto di studio, corrisponde in tutti e tre i cataloghi e ciò a supporto della tesi che si tratti delle stesse lastre ma con una numerazione inventariale differente, cambiata dall'autore, negli anni e nel corso delle diverse pubblicazioni. La Novara, nel volume del 2006, in merito ai cataloghi della Ditta Luigi Ricci ricorda: “i cataloghi possono essere distinti in relazione alla sequenza numerica. Il primo catalogo, stampato nel 1869, conteneva una sequenza numerica che fu completamente sostituita nel secondo, che data al 1877. Anche la sequenza del 1877 fu completamente cambiata nel successivo catalogo del 1882. La numerazione attribuita nel 1882 venne mantenuta nei successivi tre cataloghi del 1895 1900 e 1914 che furono solo ampliati di nuove foto.” Nel documento "Monumenti, tavole storiche dei mosaici di Ravenna" in cui Corrado Ricci, ripercorre la storia dei restauri subiti dal Battistero, possiamo riassumere i più significativi interventi del XIX secolo e dei primi anni del XX: 1854 restauro di Felice Kibel, 1860-1861 restauro di Tommaso Stamigni, 1863-1880 ca. Filippo Lanciani coadiuvato da Alessandro Ranuzzi che prese il suo posto successivamente fino al 1897 e nel mentre, 1887-1889, partecipò al restauro anche Carlo Novelli, 1901-1902 restauro di Alessandro Azzaroni e Giuseppe Zampiga. Per quanto riguarda nello specifico la cupola, interessantissimi le tavole riprodotte nel volume, in cui le parti originali sono campite in grigio mentre gli interventi di F.Kibel in rosso e quelli di Azzaroni e G. Zampiga in viola. E' curioso notare come nel medesimo documento, si trovino riproduzioni fotografiche del Laboratorio Trapani, dei Fratelli Alinari e di Anderson ma non di Luigi Ricci, padre dello stesso autore. Per un'approfondita e dettagliata analisi degli interventi di restauro intercorsi all'interno e all'esterno del battistero, si veda Novara Ranaldi 2013, bibliografia allegata alla scheda in esame
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649476
- NUMERO D'INVENTARIO 14368
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: su etichetta: in basso a destra - 3-J-23 - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0