Ravenna. Museo Arcivescovile, Cattedra di Massiamo, schienale, Presepe
negativo,
ca 1900 - ante 1903
Ditta Luigi Ricci (1896-1930)
1896-1930
Anonimo
seconda metà sec. XIX
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Scultura religiosa - Cattedra episcopale - Schienale, fronte anteriore - Dettaglio
Emilia Romagna - Ravenna - Complessi museali - Museo Arcivescovile - Cattedra di Massimiano
Scultori - Intagliatori - Sec. VI - Maestranze costantinopolitane <546-556>
Scultura - Trono eburneo - Schienale - Una tavoletta - Vita e miracoli di Cristo - Presepe
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MATERIA E TECNICA
VETRO
gelatina ai sali d'argento
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MISURE
Misura del bene culturale 0800649433: 23,7x17,5 cm
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
- AMBITO CULTURALE Manifattura Costantinopolitana
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ATTRIBUZIONI
Ditta Luigi Ricci (1896-1930): fotografo principale
Anonimo: altro fotografo
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- LOCALIZZAZIONE Basilica ed ex Monastero benedettino di San Vitale
- INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella prima edizione del catalogo di Luigi Ricci del 1869 compare un gruppo di 16 lastre, con numero progressivo dal 160 al 175, in cui sono rappresentate le “Tavole della Metropolitana/ Cattedra di S. Massimiano in avorio”. Nel catalogo del 1877, il gruppo delle lastre dedicate allo stesso bene aumenta, 23 lastre numerate dal 321 al 343. Nel catalogo del 1882 i numeri di inventario dal 321 al 343, adottati per la Cattedra nel catalogo del 1877, vengono assegnati ad altri soggetti; la Cattedra invece ricompare con l'originaria numerazione dal 160 al 175 ma i numeri non corrispondono ai dettagli della Cattedra ripresi nel 1869, inoltre viene aggiunto un gruppo di 9 lastre con i numeri dal 176 al 184. Nel catalogo del 1895 la pubblicazione rimane invariata. Nel catalogo del 1900 sono presenti ulteriori 5 nuove lastre, con numeri di inventario dal 703 al 706, ed infine nell'ultimo catalogo del 1914 due nuove riprese, numerate come 733 e 734. Nel gruppo di negativi oggetto di studio, conservati presso il Fondo Santa Teresa, e che rappresentano la Cattedra di Massimiano, sono presenti esemplari con numero di inventario della prima originaria serie del catalogo del 1869 ma la soggettazione riportata su cartaceo non corrisponde al soggetto raffigurato sulla lastra. Dal 1882 invece, si riscontra la coincidenza sia tra i numeri inventariali su lastra e quelli su catalogo che tra la titolazione sul cartaceo ed i soggetti raffigurati sui negativi oggetto di studio; mancano esempi di numerazione compresa tra 321 e 351, assegnazione adottata dall'autore, per le lastre della Cattedra nel catalogo del 1877. Lo studio dei cataloghi dell'autore quindi, non aiuta a chiarire, in maniera incontrovertibile, la cronologia delle lastre. L'approfondimento delle fasi di restauro del monumento eburneo, la cui documentazione, soprattutto a cavallo tra il XIX e l'inizio del XX, si dipana collateralmente al continuo recupero delle tavolette sparse in tutta Italia e non solo, fornisce alcuni elementi di riflessione, ma come per i cataloghi non costituisce un dato che aiuti a definire una precisa fascia cronologica di appartenenza. Un primo intervento di ripristino delle parti che componevano la Cattedra, venne messo in atto nel 1884, ad opera del Canonico Cesare De Rosa, “racconciata” con l'aiuto dei signori Augusto Ricci e Filippo Palermo, artisti ravennati che, secondo il parere dei loro successori, operarono un restauro a dir poco deleterio (Il Ravennate, 2 settembre 1884, n. 171). Pur mantenendo l'ossatura interna, l'intervento del De Rosa, appose dei sostegni, tenuti insieme dei grossi chiodi all'interno e da tre cerchi di ferro al di fuori. Di questo periodo è certamente testimonianza la lastra 164 in cui compaiono, ben visibili, le fasce in ferro ad abbracciare l'ossatura posteriore della Cattedra. Tra la fine del Diciannovesimo e l'inizio del Ventesimo secolo vennero restituite alla Cattedra alcune formelle dello schienale, cosicchè nel 1919, sotto la supervisione dell'allora soprintendente ai monumenti, Giuseppe Gerola, fu deciso l'intervento e messo in atto un sapiente restauro. La lastra in esame presenta, in basso a sinistra, un'iscrizione manoscritta con il numero inventariale 703, che la ricollega, per affinità di soggetto alla lastra, con lo stesso numero di inventario, presente nel catalogo del 1900. C'è da sottolineare però un dettaglio di notevole importanza: la tavoletta raffigurante il Presepe rimase di proprietà del conte Stroganoff a Roma fino al 1903, anno in cui venne restituita alla cittadinanza ravennate. Osservando la formella ritratta nella lastra, possiamo notare che essa è completamente avulsa dalla cornice della Cattedra, quindi rappresenta un momento in cui la scultura era staccata dal contenitore originario; si vedono inoltre molto bene i lembi del supporto cartaceo entro cui il soggetto è ritratto. E' stato pertanto ipotizzato che si tratti di una riproduzione da positivo, cioè che i fotografi della Ditta Luigi Ricci, per documentare nella maniera più dettagliata possibile l'intero monumento in tutte le sue parti, abbiano rintracciato dei positivi che le ritraessero e da queste abbiano tratto dei negativi. Volendo rimanere legati il più possibile ai dati di realtà, la lastra in esame, che appare per la prima volta in catalogo nel 1900, è stata attribuita alla Ditta Luigi Ricci e non più direttamente a Luigi, ormai deceduto. Per la storia della successione dello studio fotografico, passato in gestione prima alla moglie e più tardi, proprio nel 1903, alla famiglia Bonaventura, si veda la ricca bibliografia di Paola Novara riportata in questa scheda. Per quanto riguarda l'arco cronologico si è deciso di circoscrivere la lastra tra il 1900, anno in cui compare per la prima volta su catalogo e il 1903, anno in cui venne restituita alla sua custodia originaria, evento di cui non si vuole perdere traccia e che ancora il bene oggetto di studio ad una notazione storica certa
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649433
- NUMERO D'INVENTARIO 14006
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2017
- ISCRIZIONI supporto primario: lato emulsione: in basso a sinistra - 703 - capitale -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0