Ravenna, San Francesco. Sarcofago di San Liberio

negativo, post 1866 - (?) 1882
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Traditio legis
    Arte paleocristiana - Scultura - Rilievi - Sarcofagi - Arche
    Italia - Emilia-Romagna - Ravenna - Basilica di San Francesco
  • MATERIA E TECNICA VETRO
    collodio
  • MISURE Misura del bene culturale 0800649368: 190x240 mm
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO
  • ATTRIBUZIONI Ricci, Luigi (1823-1896): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • LOCALIZZAZIONE ex monastero di San Vitale
  • INDIRIZZO Via San Vitale, 17, Ravenna (RA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra al collodio, dovuta al fotografo ravennate Luigi Ricci, riprende il sarcofago di San Liberio del V secolo, utilizzato come altare nella basilica di San Francesco a Ravenna (dal 1921 come altare maggiore). Sopra l'arca sono infatti appoggiate numerose suppellettili liturgiche, tra cartaglorie e candelieri; inoltre la tovaglia della mensa è stata ripiegata per mostrare l'intero fronte principale scoperto. Il negativo presenta un’etichetta con numerazione 320, utile alla ditta per archiviare e individuare i negativi quando erano necessari per la stampa positiva. Soltanto nel terzo catalogo Ricci del 1882, redatto con gli elenchi delle fotografie acquistabili presso lo studio, compare un corretto abbinamento tra numero e soggetto, ovvero "320.Sarcofago di S. Liberio II arcivescovo30 del secolo IV”. Lo stesso soggetto è già presente nei primi due cataloghi Ricci del 1869 e del 1877, ma con diversa numerazione: era uso comune presso i fotografi dell’epoca rinumerare le lastre, intervenendo cambiando le etichette dei negativi. Non è dunque accertabile la cronologia di ripresa, indicativamente da estendersi per mancanza di elementi dal 1866, anno di apertura dello stabilimento fotografico, sino alla pubblicazione del terzo catalogo (la numerazione del 1882 non venne più variata negli elenchi della ditta). Si riporta in merito al sarcofago dalla Guida di Corrado Ricci (1923, p. 162): "bell'arca del V secolo, dal 1921 usata per altar maggiore. Destinata anticamente alle ossa dell'arciv. Liberio, era stata portata dal card. Cibo nel 1650 nella cappella di fronte alla navata destra. Reca intorno le figure del Redentore e degli Apostoli in tante nicchie [tradizio legis]". Il prospetto posteriore del sarcofago è fotografato nella lastra Ricci con segnatura di collocazione 8-A-23. Il complesso di San Francesco - originariamente basilica Apostolorum in seguito dedicata a San Pietro - fu oggetto di un complesso intervento di restauro in occasione del VI centenario dantesco del 1921 (le lastre Ricci conservate nel Fondo Santa Teresa documentano la situazione precedente i restauri). I lavori, iniziati alla fine della Grande Guerra, furono primariamente diretti ad eliminare le superfetazioni moderne, trasformando in maniera profonda l'aspetto tardosettecentesco dato da Pietro Zumaglini; in tale occasione si rinvennero anche le importanti decorazioni pittoriche trecentesche della Cappella Polentana. Il convento, edificato dai francescani, ospita attualmente il Museo dantesco nei due chiostri (istituzione ideata per le celebrazioni del Centenario dal soprintendente Ambrogio Annoni e dallo stesso Corrado Ricci)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800649368
  • NUMERO D'INVENTARIO 14293
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA registro inventariale (1)
    registro inventariale (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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