Sirmione (Brescia) - Castello - Particolare del cortile

positivo, post 1919 - ante 1921

Stampa alla gelatina con bordo bianco incollata su cartoncino di supporto

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Lombardia - Brescia - Sirmione - Castello Scaligero
    Restauri - Cantieri edili - Ponteggi - Impalcature
    Architettura militare - Fortificazioni - Castelli scaligeri
  • MATERIA E TECNICA CARTA
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Premiata Fotografia G. Lavo (attivo Prima Metà Secolo Xx): fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Porro Schiaffinati, ex Chizzola
  • INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il positivo è da attribuirsi al fotografo Lavo di Desenzano sul Garda. Non si hanno notizie precise su questo studio fotografico che sicuramente vede avvicendarsi due figure di titolare: il primo è G. Lavo, attivo già nella seconda metà dell'Ottocento come si evince da alcune stampe all'albumina presenti nelle Collezioni del Civico Archivio Fotografico milanese. Subentra successivamente nella gestione dello Stabilimento Luigi Venturinelli che inizialmente mantiene nel timbro il nome del predecessore per poi abbandonarlo e convertire la dicitura in "Premiato studio fotografico L. Venturinelli Desenzano” (nome con cui risulta tra i contribuenti della provincia di Brescia del 1930). Le riprese si collocano nella fase di transizione tra la gestione Lavo e quella autonoma di Venturinelli (si confronti con le immagini AFSBS1253/ AFSBS1254 che presentano lo stesso timbro a secco). Gli elementi più significativi per una corretta collocazione cronologica derivano però dal soggetto: si tratta del cantiere di restauro, allestito tra il 1919 e il 1920. Occupato per lungo tempo dagli Austriaci che avevano utilizzato come magazzini i locali tra i torrioni, edificando all’interno senza cura per l’esistente, otturando le aperture originali e aprendo invece arbitrariamente nuove finestre, il Castello necessitava di lavori strutturali. Già a partire dal 1914 il Consiglio Superiore per le Belle Arti e le Antichità aveva concesso l’autorizzazione per intraprendere lavori di ripristino dell’edificio, attuando lo sgombro degli uffici municipali e promuovendo l’inizio delle attività di recupero. Solo nell'ottobre 1919 si avviano i lavori, dopo l’acquisizione dell’immobile da parte dello Stato (al termine della Grande Guerra), quando il Ministero Pubblica Istruzione fece eseguire lo sterro della darsena. La ripresa documenta la parte interna del cortile, l’antico alloggiamento militare, e in particolare un dettaglio di cantiere. Il restauro fu preceduto da una lunga serie di rilievi eseguiti da Renato Bottelli, disegnatore della Soprintendenza. Sarà un intervento interpretativo, in linea con il sentire del momento, teso a ripristinare il volto medievale del castello e a favorirne la fruizione pubblica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268946
  • NUMERO D'INVENTARIO 1272
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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