Sirmione (Brescia) Castello Scaligero

positivo, post 1877 - ante 1894
Capitanio, Cristoforo
notizie 1877-1906

Stampa all'albumina incollata su cartoncino di supporto

  • OGGETTO positivo
  • SOGGETTO Lombardia - Brescia - Sirmione - Castello Scaligero
    Architettura militare - Fortificazioni - Castelli scaligeri
  • MATERIA E TECNICA CARTA
    albumina
  • CLASSIFICAZIONE DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
  • ATTRIBUZIONI Capitanio, Cristoforo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Porro Schiaffinati, ex Chizzola
  • INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine in esame è riconducibile al fotografo bresciano Giuseppe Capitanio che nel suo catalogo a stampa pubblicato nel 1894 inserisce a pagina 30, sotto la voce “Provincia” sei riprese del castello di Sirmione (numeri 150-155) indicato come “Castello di Sermione, eretto dagli Scaligeri di Verona. La sua prima costruzione può rimontare al principio del secolo XIV”. Il formato indicato in catalogo è di cm 21x27 e coincide con il fototipo. La ripresa del fronte nord est è da collocarsi tra il 1877, anno di inizio dell’attività di Capitanio, e il 1894 anno di pubblicazione in catalogo (lo stesso Ugo Nebbia, nel suo contributo sulla rivista Emporium, la attribuisce al fotografo bresciano). Il Castello di Sirmione fu sottoposto ad alcuni restauri tra la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del secolo successivo. I primi interventi purtroppo non sono molto documentati: solo dopo l’acquisizione al termine della Grande Guerra da parte dello Stato il Ministero Pubblica Istruzione fece eseguire lo sterro della darsena e il restauro completo dell’edificio. Ugo Nebbia, nel 1908, denuncia il grave stato di incuria in cui si trova il Castello, occupato per lungo tempo dagli Austriaci che avevano utilizzato come magazzini i locali tra i torrioni, edificando all’interno senza cura per l’esistente, otturando le aperture originali e aprendo invece arbitrariamente nuove finestre “sbadiglianti fra le tracce di calce”. Sono proprio queste aperture ovali ben visibili sul fronte nord-est che secondo L’Occaso “probabilmente gettavano luce su una scala a lumaca posta all’interno del fabbricato”. Questa immagine documenta pertanto proprio la fase più critica della Rocca, prima dei significativi interventi per riportarla allo splendore originale, eliminando e tamponando le finestre archiacute sugli esterni e restituendo integrità e armonia alla facciata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268945
  • NUMERO D'INVENTARIO 1281
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • DATA DI COMPILAZIONE 2019
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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