Sirmione - Castello Scaligero - Dettaglio cortile interno
positivo,
ca 1919/10 - ca 1919/10
Frigerio (attivo Prima Metà Del Sec Xx)
attivo prima metà del sec XX
Stampa alla gelatina incollata su cartoncino di supporto
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Lombardia - Brescia
- Sirmione - Castello Scaligero
Elementi architettonici - Merlature
Architettura militare - Fortificazioni - Castelli scaligeri
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MATERIA E TECNICA
CARTA
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CLASSIFICAZIONE
DOCUMENTAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO
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ATTRIBUZIONI
Frigerio (attivo Prima Metà Del Sec Xx): fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Porro Schiaffinati, ex Chizzola
- INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’etichetta incollata sul verso del cartoncino di supporto fornisce indicazioni molto precise circa la cronologia della ripresa e attribuisce l’immagine al fotografo Frigerio. Due elementi importanti anche se del fotografo non si hanno al momento elementi biografici legati all’attività, ma di certo professionista attivo all’inizio del Novecento e legato alla documentazione del patrimonio artistico. La data è importante in quanto il riferimento all’ottobre 1919 indica l’inizio dei lavori di restauro intrapresi proprio in quel momento, dopo l’acquisizione dell’immobile da parte dello Stato (al termine della Grande Guerra), quando il Ministero Pubblica Istruzione fece eseguire lo sterro della darsena e il restauro completo dell’edificio. Occupato per lungo tempo dagli Austriaci che avevano utilizzato come magazzini i locali tra i torrioni, edificando all’interno senza cura per l’esistente, otturando le aperture originali e aprendo invece arbitrariamente nuove finestre, il Castello necessitava di lavori strutturali. Già a partire dal 1914 il Consiglio Superiore per le Belle Arti e le Antichità aveva concesso l’autorizzazione, attuando lo sgombro degli uffici municipali e promuovendo l’inizio delle attività di recupero. L’immagine documenta la parte interna del cortile con la torre parzialmente tamponata e i tre portali per l’accesso diretto al cortile secondario. L’immagine documenta pertanto l’inizio dei significativi interventi del 1919 per riportare il monumento allo stato originale, eliminando superfetazioni e ripristinando camminamenti e merlature. L’articolo pubblicato nel settembre dello stesso anno sulla Sentinella bresciana cita l’architetto Augusto Brusconi, allora Soprintendente ai Monumenti di Lombardia, come “colui che presiede e vigila la delicata opera da lui preparata con geniali e pazienti indagini”. Il restauro fu infatti preceduto da una lunga serie di rilievi eseguiti da Renato Bottelli, disegnatore della Soprintendenza. Sarà un intervento interpretativo, perfettamente in linea con il sentire del momento, teso a ripristinare il volto medievale del castello e a favorirne la fruizione pubblica
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303268937
- NUMERO D'INVENTARIO 1262
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0