Campana fenestrata di S. Lorenzino

negativo, post 1925 - ante 1937
Anonimo
1878
  • OGGETTO negativo
  • SOGGETTO Mantova - Sculture - Campane
  • MATERIA E TECNICA gelatina bromuro d'argento/ vetro
  • ATTRIBUZIONI Anonimo: fotografo principale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
  • INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra, pubblicata nel 1936 a corredo dell'intervento di Cottafavi sugli "Atti e memorie dell'unione professionisti ed artisti della provincia di Mantova", fotografa una campana in bronzo con sei finestrelle datata 1593 e realizzata per l'oratorio di San Lorenzino a Mantova (Clinio Cottafavi, La chiesa di San Lorenzino, "Mantus", a. IV (1936), n. 3 (maggio-giugno), pp. 2-4; la tavola che la illustra non è numerata). La scontornatura con nastro in carta gommata nera nella parte superiore dello scatto e la schermatura con vernice rossa intorno al soggetto fotografato risultano chiaramente finalizzate a tale scopo editoriale. La medesima lastra (o un positivo da essa stampato) è stata anche utilizzata nel 1950 per il catalogo del Museo di Palazzo Ducale curato da Ozzola (Leandro Ozzola, Il Museo d'Arte medievale e moderna del Palazzo Ducale di Mantova, Mantova, L'Industriale, 1950, n. 245 p. 62, fig. 274), quando la campana era collocata nella Sala delle Imprese dell'appartamento della Guastalla. Chiuso al culto nel 1810 il piccolo oratorio (da decenni chiesa evangelica), la campana, che reca lo stemma di Tullio Petrozzani, fu collocata nella chiesetta di Santa Maria del Terremoto di Piazza Canossa, dove Giuseppe Gerola (funzionario della Regia Sovrintendenza all'arte medievale e moderna per le province di Trento, Verona, Mantova) la registrò nel 1917, decretando che fosse inviata a Firenze per proteggerla dai pericoli bellici (Giuseppe Gerola, Le campane delle chiese di Mantova, Mantova, Mondovi, 1921, n. 40, p. 12). Tornata a Mantova, dopo un periodo di deposito nella Fabbriceria di Sant'Andrea, fu trasferita a Palazzo Ducale nei cui depositi si trova ancor oggi. Giannantoni nel 1929 ricorda la campana nella Sala di Mezzo del piano nobile del Castello di San Giorgio (Nino Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma, La Libreria dello Stato, 1929, pp. 124-126) e una foto dello Studio Calzolari (catalogata in Sirbec (http://www.lombardiabeniculturali.it/fotografie/schede/IMM-2s010-0001101/?view=ricerca&offset=23) qui la immortala, evidenziando meglio la base marmorea sulla quale poggia. Ad un'attenta osservazione dello scatto Calzolari, la base si rivela essere la medesima che compare nel nostro scatto, suggerendoci che la nostra lastra sia stata eseguita dopo l'allestimento museale creato nella fortezza gonzaghesca (Clinio Cottafavi, R. Palazzo Ducale. Mantova [Appartamento giuliesco di Castello], "Bollettino d'arte del Ministero della pubblica istruzione", serie II, vol. V, n. 10 (aprile), 1926, pp. 468-474)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230371
  • NUMERO D'INVENTARIO 1870
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI lato emulsione: campitura a vernice rossa: in alto a destra - 1870 - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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