Mantova, Palazzo Ducale, decorazione araldico murale nella Galleria del Passerino
negativo,
ca 1932 - ca 1932
Anonimo
1878
- OGGETTO negativo
-
SOGGETTO
Mantova - Dipinti Murali - Restauri
-
ATTRIBUZIONI
Anonimo: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
- INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra è pubblicata da Cottafavi nella relazione di restauro sul Palazzo del Capitano con la didascalia generica "Decorazione di una sala, dopo il restauro" (Clinio Cottafavi, Mantova. Palazzo Ducale. Palazzo del Capitano, "Bollettino d'arte del Ministero della pubblica istruzione", a. 25, serie III, n. 8 (febbraio), 1932, pp. 377-382: 381, fig. 4) e raffigura un tratto della porzione superiore della parete interna della cosiddetta Galleria di Passerino, il lungo corridoio parallelo a parte della Magna Domus e a tutto l'appartamento di Guastalla, affacciato su Piazza Sordello. Suddiviso nel XVIII secolo in almeno otto camerini ad uso di abitazione, fu liberato da tramezze e controsoffitti a inizio Novecento da Achille Patricolo, per recuperarne l'aspetto gonzaghesco. Furono sondati gli intonaci alla ricerca di superstiti decorazioni medievali delle quale riemersero vari campioni (ivi) che attestarono la scansione della galleria in più ambienti sin da epoca antica. La decorazione evidenziata dalla lastra si caratterizza per la presenza di emblemi araldici e di una fascia superiore con finte mensole che separano finestrelle trilobate dalle quale si affacciano dame alternate a cavalieri. Una griglia geometrica di moduli dal profilo mistilineo incornicia le figurazioni araldiche, mentre l'aquila nera che si scorge a destra si sovrappone alla decorazione (Palazzo del Capitano: Medioevo e Rinascimento: riapertura di un percorso museale, Canneto sull'Oglio, Eurograf, 1986, n. 8 a cura di Franco Negrini, pp. 16-17). Nel 1929 Giannantoni auspicava ancora il restauro completo di questa zona, dopo che nel 1925, sotto la direzione di Clinio Cottafavi, era stata smantellata la cappella settecentesca decorata a stucchi, che ancora tagliava a metà la galleria (Nino Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma, La libreria dello Stato, 1929, p. 29). Nella foto pubblicata da Cottafavi risultano quasi del tutto esclusi i bordi delle due opere che si notano affisse alla parete del corridoio. Dal confronto con la lastra con inv. 4036 (NCTN 03230347) e dalla bibliografia si deduce trattarsi di due degli Arazzi fiamminghi del primo Settecento provenienti dalla Chiesa Parrocchiale di Pozzolo, appartenuti probabilmente al vescovo di Mantova Giovan Battista Pergen, comprati poi da don Giovanni Ubaldo Mogli e da questi lasciati in eredità alla Fabbriceria della parrocchiale (Tesori d'arte nella terra dei Gonzaga (Mantova, Palazzo Ducale, 7 settembre - 15 novembre 1974), Milano, Electa, 1974, n. 279 a cura di Pietro Pelati, p. 190 e tav. a p. 50). A detta di Cottafavi (pp. 381-382), la scelta di mantenere sgombra la Galleria di Passerino, senza ricostruire la scansione di ambienti testimoniate dal variare delle decorazioni parietali lungo i suoi 68,40 m di lunghezza, fu dettata anche dalla necessità di dare degna esposizione proprio a questi tessuti, pervenuti in Ducale intorno al 1917 per essere strappati allo scempio che ne aveva fatto l'ultimo parroco del paese. Una serie di positivi conservati nell'Album 22 della Soprintendenza di Brescia (foto 22-32), illustra lo stato frammentario in cui versavano codesti arazzi al loro arrivo in ducale, mutilati e ritagliati per adattarsi meglio a fare da rivestimento festivo a varie parti della chiesa (pulpito, porte, quadri). Secondo Elena Lucca gli Arazzi di Pozzolo sarebbero stati sottoposti a restauro a Firenze nel corso degli anni Venti (cosa che accadde anche ad almeno uno degli arazzi millefiori provenienti da S. Barbara). Elena Lucca, La chiesa parrocchiale di Pozzolo tra storia e arte, Milano, Polver, 2000, pp. 70-87
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230343
- NUMERO D'INVENTARIO 4032
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI lato emulsione: lungo il bordo destro, verso l'alto - 4032 - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0