Brescia - Duomo Vecchio
positivo,
ca 1895 - ca 1895
Anonimo
1878
Positivo incollato su cartoncino di supporto di colore grigio azzurro
- OGGETTO positivo
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SOGGETTO
Architetture - Chiese - Brescia
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MATERIA E TECNICA
albumina/ carta
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ATTRIBUZIONI
Anonimo: fotografo principale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
- INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura romanica del Duomo Vecchio fu interessata nel corso dei secoli da modifiche sostanziali e da numerose aggiunte architettoniche che ne snaturarono l'assetto e contribuirono a minarne la staticità. Ai primi dell'Ottocento l'interno era interamente intonacato e l'altezza del pavimento risultava modificata in relazione alla Cripta di San Filastrio, interrata e usata come ossario, la volta era ricoperta da una controsoffittatura che occludeva le monofore e gli oculi dell'ordine superiore della cupola. Già dal 1808 erano evidenti larghe fenditure lungo il perimetro esterno della chiesa, per questo motivo l'edificio fu chiuso al pubblico e si procedette a sigillare le aperture anche se la staticità della struttura non migliorò affatto rendendo necessari ulteriori interventi di tipo strutturale. Nel 1881 la Commissione Provinciale incaricò Pietro da Ponte (direttore dei Musei Civici), Luigi Arcioni e Giuseppe Conti (membri della Commissione Conservatrice dei monumenti ed Oggetti d'Arte e d'Antichità per la provincia di Brescia) di valutare l'ipotesi di una ulteriore intonacatura interna. Il parere sfavorevole diede l'avvio ad una stagione di restauri di taglio diverso, tendenti a riscoprire e a ripristinare il volto originale dell'edificio. Gravi problemi di staticità portarono al coinvolgimento dell'ufficio del Genio Civile; grazie a questa collaborazione si giunse ad un progetto complessivo per il restauro della Rotonda di cui venne incaricato l'ingegnere Giovan Battista Agosti. I primi interventi statici si svolsero tra il 1883 e il 1888, e ripresero dopo una pausa dovuta alla mancanza di fondi, nel 1892 per terminare definitivamente nel 1897. Questa seconda fase dei lavori fu seguita da Augusto Brusconi, architetto inviato a Brescia da Luca Beltrami (direttore del l'Ufficio regionale per la Conservazione dei Monumenti Lombardi) nel 1892. Egli affiancò per cinque anni, in stretta comunione d'intenti, Luigi Arcioni portando a termine gli interventi di ripristino del Duomo. (sull'argomento vedi: Valerio Terraroli, Luigi Arcioni: progetti e restauri a Brescia tra Ottocento e Novecento, Brescia, 1999, pp. 87-102; AA.VV. Le Cattedrali di Brescia, Brescia, 1987). Nell'immagine in esame è ripresa una delle due scale d'accesso alla antica torre campanaria, crollata nel 1708. Dopo questo evento le scale furono tamponate e ripristinate nel corso del restauro ottocentesco, collocate ai lati dell'attuale ingresso al duomo
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230206
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI sul supporto secondario: verso: in alto a sinistra - Brescia - Duomo Vecchio - a inchiostro seppia -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0