Giardino Segreto, mezze colonne e mezzi basamenti accoppiati ai lati del portico occidentale
negativo,
post 1928 - ante 1933
- OGGETTO negativo
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SOGGETTO
Mantova - Architetture - Giardini - Restauri
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MATERIA E TECNICA
gelatina bromuro d'argento/ vetro
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Archivio fotografico SBAP BS
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Chizzola Porro Schiaffinati
- INDIRIZZO via Gezio Calini 26, Brescia (BS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lastra fu pubblicata nel 1933 da Clinio Cottafavi nella monografia sul restauro dei camerini di Isabella d'Este (C. Cottafavi, Il restauro dei camerini di Isabella d'Este nel Palazzo Ducale di Mantova, Mantova, L'artistica di C. Gobbi, 1933, Fig. 19), con la didascalia "Mezze colonne e mezzi basamenti accoppiati ai lati del portico occidentale" (Fot. Basile). Lo scatto mostra una porzione del lato occidentale del cosiddetto Giardino segreto, prima che iniziassero detti lavori di restauro, condotti nel 1932-1933. Come ricorda Cottafavi il Giardino segreto era stato recuperato da Achille Patricolo nei primi anni del 1900, quando si provvide ad abbattere il Casino di campagna o appartamento dell'Alcova che ne ingombrava il volume. All'inizio dei lavori di recupero, intrapresi grazie allo stanziamento economico dell'Ing. Gino Norsa, il cortile si presentava quale Patricolo l'aveva riportato in luce, ovvero "con nicchie alla grottesca proprie dell'epoca del Viani". Il lato breve occidentale (quello volto verso Studiolo e Grotta) fu quello che creò maggiori problemi di interpretazione. Si trovava qui un porticato speculare a quello di Levante le cui due colonne laterali erano però costituite da quattro semicolonne addossate a due a due (con i relativi basamenti e capitelli), mentre le centrali, scolpite in un unico blocco, si differenziavano da tutte le altre per il materiale (granito anziché marmo) e per la minore accuratezza dell'intaglio. Ricerche volte a individuare la collocazione di due camerini affrescati da Leonbruno e il recupero di lacerti di decorazioni alle spalle del suddetto porticato fecero concludere che il lato occidentale del cortile era originariamente chiuso, scompartito da 4 semicolonne e chiudeva due stanzini che occupavano lo spazio fra la Grotta e il giardino. La lastra evidenzia proprio una delle colonne, col relativo basamento, divisi a metà. Si veda anche Nino Giannantoni, Il Palazzo Ducale di Mantova, Roma, La libreria dello Stato, 1929, pp. 72-73
- TIPOLOGIA SCHEDA Fotografia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0303230071
- NUMERO D'INVENTARIO 10284
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Brescia Cremona e Mantova
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI lato emulsione: in alto - 10284-51-M - a inchiostro -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0