roccia (esemplare)
Marmetta di “Pietra nefritica” (Lapis aequipondus, Lapis martyrum). Roccia di colore verde scurissimo quasi nero, leggermente untuosa al tatto. I Romani dettero nomi diversi a questa pietra secondo i differenti usi che ne fecero. Prima si chiamò “Lapis aequipondus” perché fu usata nella fattura di pesi per le bilance; ai pesi maggiori (fino a cento libbre) venivano attaccati due anelli o due rampini di ferro, mentre ai più piccoli uno solo. Il peso equivalente era scolpito sulla pietra stessa, che, talvolta, portava iscritto (quando il volume della stessa lo permetteva) il nome del questore. Durante le persecuzioni dei cristiani furono utilizzati questi stessi pesi come strumenti di martirio. Per questo il nome antico passò, da “lapis aequipondus” a “lapis martyrum”
- OGGETTO roccia
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MISURE
Altezza: 8 cm
Lunghezza: 14 cm
Spessore: 3 cm
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Geologia/ Edificio di Scienze della Terra
- LOCALIZZAZIONE Sapienza Università di Roma
- INDIRIZZO Piazzale Aldo Moro 5, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Impiego come materiale lapideo. Frammenti di questa roccia sono visibili, incastrate come reliquie, nelle pareti delle chiese paleocristiane di Roma, come, per esempio, a S. Sabina, S. Clemente, S. Prassede e S. Pudenziana
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni naturalistici-Petrologia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201320894
- NUMERO D'INVENTARIO 3500
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
- ENTE SCHEDATORE Università di Roma "La Sapienza"
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0