roccia (esemplare)
marmetta di “Alabastro marino”. Questa roccia sedimentaria di origine chimica, compatta e a grana fine, venne chiamata da Tommaso Belli “alabastro marino” che, secondo R Gnoli (1988) è una “bellissima qualità di onice ed è forse il più bello di tutti gli alabastri antichi”. Ancora secondo R. Gnoli (1988) l’alabastro marino, proveniente con ogni probabilità dall’odierna Algeria, “ricorda certi moderni onici cavati nel Messico”
- OGGETTO roccia
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MISURE
Altezza: 8 cm
Lunghezza: 14 cm
Spessore: 3 cm
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Geologia/ Edificio di Scienze della Terra
- LOCALIZZAZIONE Sapienza Università di Roma
- INDIRIZZO Piazzale Aldo Moro 5, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Impiego come materiale lapideo. Questa pietra ornamentale doveva essere una pietra di grande rarità e non era ovviamente di uso comune: si ricorda un rocchio di colonna al Palazzo dei Conservatori (Roma, Musei Capitolini) proveniente dagli Horti Lamiani. Per la sua compattezza e le doti decorative, gli oggetti antichi in questa pietra sono stati letteralmente saccheggiati in età moderna: a parte le impiallacciature nella Cappella Rucellai a S. Andrea della Valle e nell’altare maggiore di S. Cecilia, si trova riutilizzato, infatti, in un certo numero di intarsi di tavolini del XVI-XVII secolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni naturalistici-Petrologia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201320879
- NUMERO D'INVENTARIO 3306
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
- ENTE SCHEDATORE Università di Roma "La Sapienza"
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0