roccia (esemplare)
Marmetta di “Alabastro ametistino” (varietà di “Alabastro”). Roccia sedimentaria a composizione carbonatica formata a seguito di processi di precipitazione chimica. L’alabastro presenta una estrema variabilità di colori e forme geometriche tanto che nella Collezione Tommaso Belli sono presenti ben 122 marmette. Una bella varietà di colore bianco e rosso violaceo. (visibile nella foto del campione) è quella che viene indicata come alabastro ametistino di cui sono ignote sia la provenienza sia la diffusione geografica e cronologica
- OGGETTO roccia
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MISURE
Altezza: 8 cm
Lunghezza: 14 cm
Spessore: 3 cm
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Geologia/ Edificio di Scienze della Terra
- LOCALIZZAZIONE Sapienza Università di Roma
- INDIRIZZO Piazzale Aldo Moro 5, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Impiego come materiale lapideo. E’ impiegata, raramente, solo a Roma per colonne di piccolissime dimensioni e lastre decorative. Secondo la narrazione di Plinio, oggetti di alabastro compaiono a Roma, già a partire dalla metà del I secolo a.C.. Le principali cave sono state localizzate lungo la Valle del Nilo ma si conoscono anche in Algeria, Siria, in Asia Minore e Turchia. Esempi di reimpiego sono le quattro colonnette nella Confessione di S. Maria Maggiore e le otto colonnine del tabernacolo dell’altare maggiore della chiesa di S. Lorenzo in Panisperna
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni naturalistici-Petrologia
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201320875
- NUMERO D'INVENTARIO 3230
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma
- ENTE SCHEDATORE Università di Roma "La Sapienza"
- DATA DI COMPILAZIONE 2015
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0