organo da muro
Castelnuovo Calcea,
1899 - 1899
La cassa in cui sono riconoscibili ordini classici con stemmi-cetre e trombe dorate in rilievo sul timpano
- OGGETTO organo da muro
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura
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MISURE
Profondità: 180 cm
Altezza: 700 cm
Larghezza: 480 cm
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SOGGETTO
stemmi, trombe e cetre dorate in rilievo
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CLASSIFICAZIONE
da muro
- LOCALIZZAZIONE Chiesa Parrocchiale di S. Stefano
- INDIRIZZO Castelnuovo Calcea (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si tratta di un tipico strumento "Gandini" con caratteristiche simili ad altri costruttori in zona astigiana: Baldichieri, Asti (Oblati S. Giuseppe), Nozza Monferrato ecc. Organi realizzati con le finalità delle indicazioni della riforma del 1895: doppia tastiera, pedaliera di 27 note reali, registri di timbro dolce, ripieno inserito in un solo comando, consolle esterna alla cassa, in questo caso addossata al centro, comandi dei registri: i classici pomelli alla C.Franck ispirati all'organaria francese di Monsieur Cavaillé-Coll. All'epoca della sua costruzione, questo strumento fu pienamente riuscito sia dal lato fonico che dal lato meccanico; ne fanno fede le espressioni contenute nella relazione di collaudo (gentilmente fornita dall'attuale Parroco Don Michele Alessio): "...un ripieno robusto senza frastuono, argentino non stridente, sostenuto da eccellenti contrabbassi che percorrono i 27 pedali reali di cui è composta la moderna pedaliera....I registri d'orchestra contenuti nella cassa armonica, dei quali con il pedale d'espressione si ottengono effetti mirabili per dolcezza e soavità....".Il Gandini era certamente organaro competente, onesto e avveduto, ed ancor oggi possiamo sottolineare e confermare le note di allora.In più, da notizie d'archivio fornite dal Parroco, veniamo a conoscenza organaria in Piemonte: dal volume "Convocati della Comunità 1769-1775" al 31/12/1774 si legge: "D. Carlo Antonio Lenti Prevosto ha fatto fare del suo proprio e donato alla Chiesa Parrocchiale l'organo, fin dalla primavera scorsa. La Comunità crede sia suo dovere farlo suonare almeno nelle feste più importanti. C'è il Signor Giuseppe Savina di Astiche è disposto a suonarlo, anche perché E' OPERA DA LUI FATTA. Concordano con lui lo stipendio di L.60 di Piemonte da dividere sui focolari."L'ipotesi dell'attuale parroco è che tale organo sia quello consegnato all'organaro quando è stato installato quello attuale.Nel contratto infatti si legge: "Da parte loro i sottoscritti membri del comitato si obbligano, dietro il consenso espresso del molto reverendo Sig. Prevosto Antonio Vespa, che lo mette a loro disposizione, di cedere l'organo vecchio esistente nella stessa chiesa al predetto Sig. Gandini ed inoltre di pagargli la somma di L.5000 ripartite...ecc ecc."La notizia della presenza dell'organaro Savina è di estrema importanza anche per l'ulteriore conferma della figura del'organaro-organista ancor valida a secolo XVIII inoltrato
- TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali-Organo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100054277
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1991
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0