organo da muro
Crodo,
intero bene
Organo racchiuso in cassa indipendente non addossata alla parete. Il mobile è in legno verniciato e mostra un evidente slancio verticale con le disposizioni delle cuspidi "a torrette" ed a profilo curvilineo, di chiara influenza d'oltrealpe. Paraste a semplici modanature dorate; superiormente la cornice è completata da putti ad intagli applicati. Decorazioni dorate a motivi floreali e stemma papale, riquadrati in più specchiature, sono applicati sul parapetto e sulla parte inferiore della cantoria; è evidente una certa continuità stilistica con la cassa.Originariamente la chiusura anteriore era a due porte, attualmente mancanti
- OGGETTO organo da muro
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MATERIA E TECNICA
legno, intaglio
legno/ verniciatura
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MISURE
Profondità: 115 cm
Altezza: 640 cm
Larghezza: 355 cm
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CLASSIFICAZIONE
da muro
- AMBITO CULTURALE Scuola Organara Svizzera
- LOCALIZZAZIONE Chiesa unita aeque principaliter a Crodo, di S.Giulio
- INDIRIZZO Crodo (VB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Interessante strumento con evidenti influssi di scuola tedesca. Data l'impossibilità di una sistematica ricerca di archivio, non è possibile conoscere l'epoca di costruzione e l'autore.Notevoli affinità tecnico-costruttive sono riscontrate con l'organo collocato nella vicina chiesa parrocchiale di Baceno, soprattutto nel taglio e nell'intonazione del materiale fonico, che riflettono un gusto ed una sensibilità tipiche dei maestri d'oltrealpe.Certamente questi pochi elementi non sono sufficienti per una precisa attribuzione anche per il limitatissimo numero di strumenti di scuola non italiana esistenti nella zona; a titolo indicativo può essere comunque utile segnalare che lo strumento di Baceno risale al 1825 ad opera dei fratelli Carlent della Svizzera tedesca.Lo strumento subì un notevole rifacimento nel 1902 ad opera dell'organaro Pietro Bernasconi, nello stesso anno in cui l'artigiano varesino riformò il sopracitato organo di Baceno. Fu durante questo infelice intervento che l'opera mutò la primitiva impostazione nordica per avvicinarsi a stilemi di scuola prettamente italiana con evidenti influssi tardo romantici.Benchè non documentabile, l'opera certa di Bernasconi è sintetizzabile in quattro punti. Prima di tutto il completamento della tastiera nei primi quattro cromatici, poi con la ricostruzione del somiere principale (sebbene i primi quattro cromatici siano posti ai lati, sono conglobati in un'unica struttura le cui caratteristiche costruttive sono di evidente scuola varesina. Il mutamento della disposizione delle canne di facciata per il completamento nei bassi del registro di prospetto. La chiusura infine di tutto lo strumento in cassa espressiva secondo criteri di dubbio valore artistico.Rimane però l'incerta attribuzione di fattura di alcuni registri della pedaliera e relativa meccanica. Malgrado sotto il profilo storico lo strumento sia di scarso interesse, rimane un raro documento dell'organaria tedesca in italia.Probabilmente dall'ultimo intervento di Bernasconi del 1902 lo strumento non è stato più oggetto di restauro
- TIPOLOGIA SCHEDA Strumenti musicali-Organo
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020435
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0