teodolite ripetitore

(?) 1820 - (?) 1820

Lo strumento, costruito in ottone, serve per misure geodetiche. La sua struttura permette di eseguire la ripetizione degli angoli. Infatti il cerchio orizzontale è in realtà formato da due cerchi complanari, uno interno all¿altro; questi hanno una separazione minima fra loro e ruotano attorno ad un centro comune. Il cerchio più interno (cerchio alidada) può essere unito al cerchio esterno tramite una morsa a vite; il cerchio esterno può a sua volta essere fissato, tramite una morsa a vite, alla colonna di sostegno. Entrambi i cerchi sono fusi in un unico pezzo. Le morse sono dotate di regolazione micrometrica. Lo strumento ha due cannocchiali. Quello inferiore, fissato alla colonna di sostegno, serve per controllare, attraverso l¿osservazione di un oggetto scelto come mira, che lo strumento non abbia subito spostamenti durante l¿uso. Il cannocchiale superiore viene puntato a turno sugli oggetti fra i quali si vuole misurare l¿angolo. Il cannocchiale può ruotare attorno ad un asse orizzontale le cui estremità appoggiano su due sostegni fissati al cerchio alidada, secondo una struttura simile a quella degli strumenti dei passaggi. L¿asse del cannocchiale può essere sganciato dai sostegni così da eseguire l¿inversione, cioè si può ruotare l¿asse in modo da scambiare fra loro i punti di appoggio delle sue estremità: questa operazione permette di determinare l¿errore nella collimazione del cannocchiale. Per verificare l¿orizzontalità dell¿asse vi è una livella a bolla appoggiata alle sue estremità. Sul barilotto dell¿obbiettivo di entrambi i cannocchiali è incisa la scritta "Utzschneider und Fraunhofer in München"; la loro apertura è di 3.6 cm. Gli obbiettivi sono acromatici e nel loro fuoco è posto un crocifilo. Il cerchio più esterno è diviso in intervalli di 5', con una indicazione numerica ogni 10°; a metà di ogni intervallo di 10° è inciso il numero 5. Il cerchio più interno, che costituisce l¿alidada, porta quattro nonii equidistanti, con ciascuno dei quali si possono leggere i quattro secondi d¿arco. Usando la moltiplicazione degli angoli, l¿utilizzatore poteva apprezzare il secondo d¿arco. Le divisioni del lembo e dei nonii sono incise su una lastrina d¿argento per facilitarne la lettura che avviene attraverso due microscopi portati da un braccio ruotante attorno al centro. Sul cerchio diviso è incisa la scritta "Reichenbach und Ertel in München". L¿asse orizzontale porta un piccolo cerchio verticale: questo è diviso in intervalli di 15' e, anche in questo caso, la divisione è incisa su una lastrina d¿argento e viene letta con l¿aiuto di una lente portata da un piccolo braccio mobile.

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