epidiascopio

ca. 1930 - ca. 1945

Dispositivo in metallo di forma all'incirca trapezoidale, fissato ad una base in legno collocata su un cavalletto in metallo e con inclinazione regolabile. Nella parte posteriore si ha un apparato illuminante elettrico con motore di alimentazione e trasformatore. La parete posteriore inclinata è apribile e permette la visione della lampada ad incandescenza con specchio concavo e lente condensatrice. Sul retro si hanno anche un interruttore di accensione e una presa per il collegamento alla rete elettrica. Nella parte anteriore si hanno due obiettivi, con messa fuoco regolabile, di diverse caratteristiche posti uno sopra all'altro. Tra dispositivo di illuminazione e obiettivo inferiore, posto davanti alla lente condensatrice, si ha una fessura verticale nella quale era possibile inserire la diapositiva su vetro da proiettare. Sotto all'epidiascopio si ha una tavoletta in metallo sulla quale si potevano appoggiare positivi da proiettare. In corrispondenza della tavoletta, sul fondo del proiettore, si ha un vetro trasparente. Agendo su una leva esterna è possibile portare la tavoletta a contatto con il vetro. Invece in corrispondenza dell'obiettivo superiore (di diametro maggiore), all'interno si hanno uno specchio fisso e uno mobile, inclinati a 45°. Agendo su una levetta esterna è possibile modificare la posizione dello specchio mobile (indicazioni sulla leva EPI e DIA).

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