teodolite

post 1840 - ante 1860

Il cannochiale principale è in grado di ruotare attorno a due assi perpendicolari tra di loro, uno verticale e l'altro orizzontale, secondo il classico schema di montatura altazimutale. Questa configurazione permetteva all'operatore di indirizzare il cannocchiale in una qualunque direzione permettendo un'agevole effettuazione della misura indipendentemente dalle condizioni del terreno circostante. L'asse orizzontale passa quasi esattamente per il punto centrale del cannocchiale e poggia su una struttura a forma di forcella. Il centro di tale forcella coincide con il centro di rotazione verticale. Lo strumento poggia su tre piedi regolabili in altezza per mezzo di altrettante viti calanti. Per loro tramite era possibile effettuare la messa in bolla dello strumento, operazione indispensabile per garantire la correttezza delle misurazioni. Due cerchi graduati, uno verticale e uno orizzontale, erano imperniati ai due assi di rotazione e venivano utilizzati per la lettura degli angoli. La presenza di alcune lenti di ingrandimento opportunamente predisposte e di nonii di misura consentivano di ottenere una lettura del dato molto agevole e precisa. Il cerchio orizzontale è di diametro maggiore rispetto a quello verticale. Due viti di bloccaggio consentivano di fissare lo strumento una volta puntato nella direzione voluta. Due viti micrometriche permettevano quindi di muoverlo con la massima precisione al fine di effettuare le regolazioni più fini. Il cannocchiale di controllo è posizionato, invece, nella parte bassa dello strumento trovandosi al di sotto del cerchio graduato orizzontale e appena al di sopra del piano di appoggio. Il suo movimento era esclusivamente orizzontale: poteva, infatti, essere ruotato solo attorno all'asse verticale principale rispetto al quale, però, era leggermente disassato.

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