Microscopio fotoelettrico

1885 ca.

Il microscopio vero e proprio era fissato, tramite una ghiera, su un tubo di ottone cilindrico. Un'apposita ghiera infilata sul tubo permette l'adattamento ad una lanterna di Duboscq. Il tavolino portaoggetti, fissato su un'asta a sezione quadrata, è formato da una lastra metallica con un foro centrale sovrastata da un dispositivo a ferro di cavallo che permetteva di bloccare il preparato. Sotto al portaoggetti si trova una lente, che può essere avvicinata o allontanata dal portaoggetti stesso tramite una cremagliera. Sull'asta, sempre tramite una cremagliera, può scorrere, tramite una manopola a pignone dentato, il dispositivo che regge l'obiettivo. Una corona circolare delimita il campo di proiezione ed elimina la luce parassita.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO Microscopio fotoelettrico
  • MATERIA E TECNICA ferro
    ottone
    vetro
  • MISURE Diametro: 10 cm
    Lunghezza: 35 cm
  • CLASSIFICAZIONE lenti
    proiezione
  • ATTRIBUZIONI Duboscq J. & Pellin P. (notizie Seconda Metà Sec. Xix)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo per la Storia dell'Università
  • LOCALIZZAZIONE Università di Pavia - complesso
  • INDIRIZZO Corso Strada Nuova, 65, Pavia (PV)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Patrimonio scientifico e tecnologico
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Università degli Studi di Pavia
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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