di Giuseppe Acquati - (Milano) (sec. XX)

post 1920 - ante

L'apparecchio completo è costituito dal torcimetro e da una cassa che lo contiene. Torcimetro: è costituito da una tavola di legno con al centro una sorta di stretto cuscino rivestito di panno nero; la tavola scorre lateralmente nei due sensi sopra apposite guide, fissate ad una seconda tavola sottostante (ciò permette all'operatore di esaminare il filo in qualsiasi punto, senza spostarsi dalla normale posizione di osservazione). Una piastra di ottone scorrevole fra una coppia di rotaie parallele porta un serrafilo a vite, una lancetta che indica su una delle due scale, che è graduata, e un fermo sempre a vite per bloccare la posizione del serrafilo. La scala graduata è lunga 1 metro, con numerazione ogni 10 unità da sinistra a destra e con numerazione da 9 a 1 (da sin. a destra) fra due decine consecutive. All'estremità destra dello strumento il meccanismo della detorsione, racchiuso in una scatola di ottone, dalla quale emerge da un lato il secondo serrafilo, dall'altro una manovellina per il suo azionamento. Un quadrante permette la lettura diretta del numero di giri di torsione. Vi sono tracciati due cerchi concentrici: su quello esterno si contano le unità fino a 100 giri, su quello internole centinaia fino a 5000 giri; rispettivamente la sfera grande segna le unità, la piccola le centinaia e le migliaia. Un bottone di scatto, situato nella parte superiore della scatola, rimette istantaneamente a zero gli indici del quadrante, ed una leva di comando posta lateralmente, quando venga messa in corrispondenza delle parole "tòrto" o "filato", permette di invertire il senso di rotazione del serrafilo, pur mantenendo alla manovella una rotazione costante nel senso della freccia.

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