apparecchio fotografico

ca. 1933 - ca. 1938

Apparecchio fotografico di forma parallelepipeda e piccole dimensioni, in metallo verniciato.\nSuperiormente troviamo il mirino a pozzetto apribile, con paraluce in metallo.\nFrontalmente sono inseriti, uno sopra l'altro due obiettivi: quello superiore, di traguardazione, per la messa fuoco e l'altro, di ripresa, per l'esposizione della pellicola, che comprende diaframma a iride e otturatore centrale.\nI due obiettivi sono posti ad una distanza di qualche centimetro per cui l'errore di parallasse è minimo.\nDietro al primo obiettivo, all'interno dell'apparecchio è inserito uno specchietto inclinato.\nSul secondo obiettivo sono inseriti i dispositivi di regolazione della velocità di scatto dell'otturatore (1/25, 1/50 di secondo più la posa B in cui l'otturatore resta aperto fino a che non si rilasci il dispositivo di scatto), di messa fuoco a soggetto (ritratti, gruppi, paesaggi, per distanze di ripresa da 1m a infinito), di apertura del diaframma (con posizioni 9, 11, 22).\nLa levetta per lo scatto dell'otturatore è inserita sul secondo obiettivo in corrispondenza dell'otturatore stesso posizionato all'interno.\nE' inoltre presente un foro per l'inserzione di uno scatto flessibile.\nAprendo la parete posteriore ed inferiore dell'apparecchio si accede all'interno per il posizionamento e la sostituzione della pellicola in rullo (per formati 6x9cm) su due bobine posizionate sopra e sotto la camera oscura.\nMediante quattro fermi apribili dall'esterno è possibile inserire o levare il rullo.\nAll'esterno, lateralmente, è inserita la rotella per l'avanzamento della pellicola.\nSotto l'apparecchio sono presenti una finestrella ricoperta da un vetrino rosso per la lettura del numero del fotogramma direttamente sul retro della pellicola e un foro filettato che permette il posizionamento su un trepiede.

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