Enea fugge da Troia

decorazione pittorica, post 1795 - ante 1795

L'apparato decorativo coinvolge l'intero ambiente: sulle pareti ampi riquadri incorniciati da un torciglione illustrano i lavori stagionali della campagna dando ampio spazio alla rappresentazione del paesaggio; lungo il profilo superiore delle pareti è inserito un fregio continuo con motivi decorativi a tralci di vite che guida verso la volta. Qui una quadratura architettonica incornicia i partiti decorativi che alternano riquadri figurati con soggetti della letteratura e della mitologia greco - romana a vele con motivi decorativi fitomorfi, girali vegetali e putti. Nello spazio sopra le due porte vengono realizzati, ad affresco, due riquadri che imitano la struttura di un dipinto sovraporta: entro una cornice lignea si stende un drappo bianco frangiato in oro e raccordato alla cornice da un festone di fiori e frutti; al centro un tondo ospita la raffigurazione dell'episodio narrativo.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO decorazione pittorica
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Manfredini, Giuseppe (1754 Post -1815)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Averoldi
  • INDIRIZZO Via Moretto 12, Brescia (BS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1782 muore Vincenzo Averoldi, ultimo erede in linea diretta maschile del casato Averoldi che aveva fondato e fatto costruire il palazzo di via Moretto e contrada Santa Croce a metà del XVI secolo. L'edificio e tutto il suo ricco contenuto passano per via ereditaria femminile (da Barbara Averoldi, sorella di Vincenzo sposata con Ferdinando Chizzola, del ramo di Erbusco) a Giuseppe e Faustino Chizzola. Assumendo anche il cognome Averoldi, i due fratelli si stabiliscono nel palazzo bresciano e avviano importanti lavori di ammodernamento e ristrutturazione del palazzo documentati dal 1787/88 fino alla fine degli anni Novanta del Settecento. I lavori modificano profondamente l'aspetto del palazzo. Le ali laterali vengono alzate di un piano per creare nell'ala est dell'edificio e nell'angolo nord-est due appartamenti privati e per fare spazio nel corpo di fabbrica occidentale ad un appartamento di società che comprendeva una ampia sala, un salotto da ricevimento, una saletta da conversazione e una camera con alcova e alcuni spazi minori. Nonostante l'appartamento sia stato danneggiato durante il bombardamento che la notte del 24 febbraio 1945 colpì la città di Brescia, sono sopravvissute, con danni, più o meno gravi il salotto da ricevimento, la saletta da conversazione e la camera con alcova con la relativa decorazione pittorica. La saletta da conversazione può essere identificata con quella che, attualmente, viene indicata come "Sala delle Stagioni" riferendosi al soggetto dei dipinti murali che ne ornano le pareti. La loro autografia è certificata dalla firma che si legge nell'episodio dell'Inverno insieme alla data della loro esecuzione (1795). Allo stesso artista e la medesimo anno viene ricondotta la decorazione della volta (Tanzi; Cretella).
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Fondazione Casa di Dio Onlus
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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