L'ultimo bacio di Romeo a Giulietta. L'ultimo addio di Romeo a Giulietta
dipinto,
1823 - 1823
Hayez, Francesco (1791-1882)
1791-1882
Dipinto a olio su tela raffigurante un giovane uomo e una giovane donna abbracciati nell'atto di baciarsi. La scena è ambientata davanti ad una finestra di una stanza di un palazzo medioevale. Sullo sfondo una figura di una anziana donna con una candela in mano.
- FONTE DEI DATI Regione Lombardia
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Hayez, Francesco (1791-1882)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Ente Villa Carlotta. Collezione Giovanni Battista Sommariva collezione principessa Marianna di Orange-Nassau Collezione Giorgio II Sassonia Meiningen
- LOCALIZZAZIONE Villa Carlotta - complesso
- INDIRIZZO Via Regina, 2, Tremezzo (CO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu commissionato dal conte Giovan Battista Sommariva e presentato a Milano all'esposizione annuale di Belle Arti di Brera del 1823. Si tratta del primo importante tema letterario affrontato da Francesco Hayez, che si ispirò ad una novella cinquecentesca di Luigi Da Porto ("Storia di due nobili amanti") e, soprattutto, alla celebre tragedia di William Shakespeare. Il dipinto raffigura infatti una scena descritta nel terzo atto del dramma di Shakespeare, il momento in cui, giunta ormai l'alba, Romeo è costretto a lasciare la stanza di Giulietta, non prima di averle dato un ultimo bacio ("Addio, addio. Un bacio e poi scenderò": III atto, scena V). Sullo sfondo del quadro è raffigurata anche l'anziana nutrice di Giulietta, che si affaccia nella stanza per avvisare la giovane dell'imminente arrivo di sua madre. Il dipinto, che impose Hayez come il caposcuola della nascente pittura romantica italiana, riscosse uno straordinario successo grazie alla novità del soggetto e del linguaggio pittorico, capace di coniugare un vivace cromatismo di derivazione veneta a un'attenta resa dei particolari d'ambiente. L'acquisto di quest'opera rappresentò un momento di svolta fondamentale nell'attività collezionistica di Sommariva, fino a quel momento orientata a più rigorosi indirizzi di gusto neoclassici, mostrando la sua apertura verso le nuove istanze dell'arte romantica (Vanoli P.). Il dipinto figura nel "Catalogo della collezione degli oggetti diversi di Belle Arti esistenti alla Villa Sommariva sul Lago di Como (...)" - con riferimento all'inventario rilevato nel 1838 - con il numero 48 1/2 e valore di L. 4000.
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- ENTE SCHEDATORE R03/ Ente Villa Carlotta
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2019
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0