portale - ambito lombardo-emiliano (sec. XII)

portale ca. 1140 - ca. 1150

Portale in anidrite di Costa Volpino e marmo bianco di Musso, profondamente strombato: si alternano quattro colonnine e quattro cordoli modanati; la ghiera strombata poggia su due elementi di imposta a fascia continua, scolpiti con una sequenza di capitelli fogliacei a sinistra e con un rilievo figurato compostro da tre episodi della vita della Vergine a destra. Il portale è privo di architrave e di lunetta lapidei.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO portale
  • MATERIA E TECNICA anidrite di Costa Volpino/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Lombardo-emiliano
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE
  • LOCALIZZAZIONE Basilica di S. Maria Maggiore
  • INDIRIZZO Piazza Rosate, Bergamo (BG)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il portale meridionale è stato probabilmente costruito verso la metà del XII secolo; nelle parti originali, risparmiate dai pesanti rifacimenti ottocenteschi, è da assegnare, secondo la recente proposta di Francesca Buonincontri, alla bottega di Cristoforo, maestro di cultura antelamica che firma, se davvero così si può interpretare la scritta presente attorno al clipeo, il rilievo con la testa di Cristo posto nell'ordine inferiore dell'abside centrale della basilica (scheda NIN 132) e che, a detta della studiosa, è il responsabile, con la sua bottega, quasi dell'intera decorazione plastica che orna le pareti esterne dell'edificio (Buonincontri , 2005, pp. 249-253). Francesca Buonincontri ricostruisce, per via stilistica, la formazione del maestro che, dopo aver collaborato all'apparato scultoreo del Duomo di Parma, si sarebbe trasferito a Carrara, dove la sua mano è forse riconoscibile in alcuni capitelli interni e nei rilievi del portale maggiore, e infine a Bergamo, attorno al 1137, quando era da poco iniziata la costruzione della basilica; Cristoforo avrebbe chiuso la sua carriera a Milano, nel cantiere della basilica di San Simpliciano (Buonincontri, cit., pp. 53-71). A mio avviso, però, il solo appiglio del nome "Cristoforus" inciso sul rilievo dell'abside centrale è troppo vago, ed è difficile sostenere, su questa base, la ricostruzione di una intera personalità storicamente individuata: resta valida, della proposta della Buonincontri, la parte relativa all'analisi delle coordinate culturali entro cui si muove l'autore, o forse sarebbe meglio dire gli autori, del ciclo ornamentale della basilica, viste le sensibili differenze di mano tra le varie parti; per questo motivo, preferisco assegnare la serie, composta da capitelli e cornici, a maestri anonimi, attivi nella prima metà del XII secolo, di formazione condotta tra Lombardia ed Emilia; e lo stesso discorso vale, naturalmente, anche per questo ricco portale che, come sottolinea Francesca Buonincontri, mostra notevoli affinità di stile con l'altro, molto simile, della basilica milanese di San Simpliciano (Buonincontri, cit.): si veda, in particolare, il rilievo narrativo con le "Storie della vita della Vergine", posto sull'imposta destra, assai vicino ai due fregi figurati di San Simpliciano. Il portale è stato pesantemente restaurato nel 1867 (progetto dell'architetto Angelo Cattò; lavori eseguiti dal marmorino Giuseppe Fossati; rifacimento integrale di numerosi elementi del portale; cfr. Buonincontri, cit., pp. 247-248) e poi tra il 1975-1976; l'ultimo intervento risale al 1999-2000 (Buonincontri, cit.).
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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