zuppiera di Ferretti, Antonio (esecutore) (seconda metà sec. XVIII)

zuppiera, ca. 1770 - ca. 1770
Ferretti, Antonio (esecutore)
notizie sec. XVIII

Zuppiera di grande eleganza sia per la forma, prettamente rococò, sia per il decoro. E' composta di tre elementi: il recipiente di base con funzione di zuppiera, un elemento sovrapposto per tenere calde le vivande e il coperchio. Il corpo della zuppiera poggia su quattro bassi piedi dai quali partono quattro modanature che salgono fino all'orlo per poi continuare sulla parte mediana e sul coperchio. Sull'orlo a forma di anello poggia la larga base dello scaldavivante il cui corpo va fortemente rastremandosi verso la bocca. Il coperchio, leggermente bombato, ha una presa a forma di pigna. Le anse sono a rocaille profilate di verde. Su tutte le parti sono distribuiti mazzetti di fiori in brillante verde smeraldo, profilati in manganese.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO zuppiera
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Ferretti, Antonio (esecutore)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo civico
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Filippo (ex) - complesso
  • INDIRIZZO Corso Umberto I, 63-65, Lodi (LO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Fabbrica Ferretti è la più nota a Lodi soprattutto per il decoro floreale a "piccolo fuoco" intrapreso da Antonio Ferretti all'inizio della seconda metà del Settecento e noto come "Vecchia Lodi". Il nuovo procedimento tecnico prevedeva tre cotture, di cui l'ultima a bassa temperatura (circa 600-650°C) per fissare i colori stesi sullo smalto già vetrificato; i decori, non venendo quindi assorbiti, potevano essere modificati o corretti. Questo permette di introdurre una gamma cromatica molto più ampia e un decoro con fiori naturalistici, ottenendo opere di grande bellezza e raffinatezza. Ferretti dipinse vari tipi di fiori policromi: dipinti senza contorno detti "fiori fini" e "fiori contornati", nei quali le foglie e i petali sono tracciati con un segno in bruno manganese che ne delinea il proflio, campiti poi da larghe e spesse pennellate di colore, omogenee ma sfumate verso un lato. A questi affianca fiori in monocromia verde, fiori senza contorno in monocromia "paonazzetto", un pigmento violaceo che gioca sugli effetti di chiaroscuro creati da diverse sfumature dello stesso colore. Diverse ceramiche di Ferretti portano sul verso una pennellata blu "sotto smalto" chiamata "chiodo" per la forma allunata, una specie di marchio di fabbrica, prevalentemente utilizzato sotto i piatti.
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Civico di Lodi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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