tabacchiera di Coppellotti, Antonio Maria (esecutore) (prima metà sec. XVIII)

tabacchiera, ca. 1740 - ca. 1740

Piccola tabacchiera di forma geometrica profilata da un'esile legatura in oro. Rami fioriti animano le facce perimetrali dell'oggetto lasciando campo, sotto lo smalto della base come sopra quello della chiusura, a raffigurazioni di archi tracciati con segni e colori leggeri. Sotto il coperchio vi è una figura popolare immediata e pittoresca alla "Callot": un giovinetto con bambù spicca quale interprete di un'aderenza alla moda del tempo.

  • FONTE DEI DATI Regione Lombardia
  • OGGETTO tabacchiera
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Coppellotti, Antonio Maria (esecutore)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo civico
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Filippo (ex) - complesso
  • INDIRIZZO Corso Umberto I, 63-65, Lodi (LO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La fabbrica Coppellotti è la più antica di Lodi, esistendo già dal Seicento anche se non sono noti esemplari di quel periodo. L'esponente più importante è Antonio Maria iunior, identificato dal monogramma "AMC" a lettere accostate. La terra utilizzata per la produzione del "biscotto" proviene da Stradella e permette di ottenere dei manufatti estremamente leggeri e sottili, poi smaltati con una miscela ricca di stagno, che conferisce al tatto morbidezza, una superficie uniforme e vellutata, di colore bianco latteo, bainco avorio, grigio perlaceo o grigio azzurro. La cottura era esclusivamente a "gran fuoco", un procedimento che prevedeva due cotture a 950°C: la prima per consolidare l'argilla e renderla in grado di ricevere lo smalto; la seconda per fondere lo smalto con gli eventuali colori del decoro stesi sullo smalto crudo, che in parte li assorbe, non concedendo la possibilità di correzioni. Il numero dei colori era limitato: violetto manganese, rosso di ferro, giallo di antimonio, blu di cobalto e verde ramina, che potevano restistere alle alte temperature. Il blu di cobalto ha la tendenza a diffondersi nello smalto creando delle sfumature azzurre fra i motivi del decoro. I decori più importanti di influenza francese che vengono adottati dalla fabbrica Coppellotti sono quelli a "Rouen" dal nome della città del Nord della Francia e caratterizzati da arabeschi, panneggi, composizioni geometrico-floreali disposte sulla tesa a raggiera e rivolte verso il centro, spesso occupato da una formazione stellare formata dagli stessi motivi.
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • ENTE SCHEDATORE R03/ Museo Civico di Lodi
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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